Camiglieri: "Per la Roma un progetto ambizioso ma cominciamo dagli stadi"
Tullio Camiglieri, portavoce di Thomas DiBenedetto, è intervenuto a Radio Anch'io Lo Sport: "La Roma può puntare ad essere una squadra che esca dai confini cittadini per competere a livello internazionale su più fronti. Si tratta di investitori italo-americani e gia' questo è importante. Hanno una presenza importante nello sport professionistico. E' una scommessa che viene inseguita da tempo. Certo se si potessero fare discorsi seri sugli stadi, il ragionamento cambierebbe. Sono rimasto colpito dalla reazione del presidente del Coni. Gli stadi sono un elemento fondamentale, devono essere un luogo di aggregazione, ma è un discorso che si fa da anni e speriamo si faccia un passo avanti, evitando speculazioni chiedendo aree edificabili per fare dello stadio un qualcosa che serva alla collettivita. Ricapitalizzazioni? La Roma è una società quotata in borsa. E' stato fatto un primo passo, siamo in attesa dell'autorizzazione di Consob e Antitrust, ma è stato un investimento importante. Il Palermo? La prova è stata da dimenticare. Credo che bisognerà impostare un lavoro diverso e più attento.
Uno degli obbiettivi fondamentali che il nuovo management sportivo dovrà fare.Si può guadagnare? Il discorso cambierebbe se si parlasse in maniera importante degli stadi. Possiamo continuare ad avere impianti aperti solo 90' a settimana? Si devono evitare speculazioni chiedendo aree edificabili e fare dello stadio un qualcosa che serva alla collettività. Baldini e Sabatini? Ci avviamo verso il calciomercato in cui i colleghi devono arrampicarsi sugli specchi. In questo momento siamo in attesa delle autorizzazioni e gli imprenditori non operano ancora come proprietari della Roma. A tutt'oggi il presidente è Rosella Sensi. Siamo in ritardo? Noi dobbiamo tentare di separara l'acquisizione di un'azienda con la squadra, oggi siamo nella necessità di dovere fare alcuni passi a tutela di tutti. Nel bene o nel male siamo in borsa e dobbiamo stare ad alcune regole, quindi i tempi sono dettati. Bisognerà poi costruire un rapporto forte con la squadra e con la societa', come lo sviluppo dei vivai. In questo senso anche DiBenedetto e Pallotta sono stati abbastanza chiari: privilegiare i giocatori nati e legati a squadra e città. Lotito? E' interessante che abbia una visione strategica chiara e definita".