Roma Femminile, Rossettini: "Avere una reazione di carattere era la cosa a cui tenevo di più. Ora testa a Lisbona"

Roma Femminile, Rossettini: "Avere una reazione di carattere era la cosa a cui tenevo di più. Ora testa a Lisbona"
Oggi alle 17:48Femminile
di Gabriele Conti

Intervistato in zona mista dopo la vittoria contro il Sassuolo che è valsa il primo posto nel girone C della Serie A Women's Cup, il tecnico della Roma Luca Rossettini ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: 

Complimenti per il passaggio del turno. Le chiedo, oltre al risultato, quanto è stata importante questa risposta dopo ciò che è accaduto in Champions e in vista di quello che vi attende giovedì in Portogallo? 
"Era quello a cui tenevo di più, una risposta subito, una reazione di carattere, di voglia, di ripartire subito. Le ragazze ci hanno messo impegno dall'inizio del primo giorno in cui ci siamo viste. Probabilmente hanno sbagliato forse 15 minuti di partita in tutti questi due mesi però sono 15 minuti che in questo momento ci pesano, però quello che volevo vedere al giorno dopo era l'occhio giusto per affrontare prima Sassuolo per staccare il pass per le Final Four e adesso tutti insieme con la testa a Lisbona". 

È il motivo per cui, almeno a parer mio, l'abbiamo visto più grintoso in panchina, soprattutto nel primo tempo? E poi l'abbraccio con Spugna prima del match. (Domanda di Vocegiallorossa.it) 
"Sì, è un momento in cui c'è bisogno forse anche di una spinta in certi momenti. Se la posso dare io bene. Quello che cerco di fare è che la spinta venga da dentro. Ci arriveremo, sono sicuro che ci arriveremo. Comunque ci sono giocatrici giovani, dalle esperte mi aspetto sempre di più. Io vivo le partite così, pretendo il massimo sempre: a volte chiaramente le ragazze ci riescono, altre volte meno e cerco di incitarle, cerco di spingerle a fare quello che sanno fare, che hanno nelle corde perché hanno qualità, hanno carattere, hanno voglia di mettersi in gioco e questo io lo pretendo ed è necessario. Ogni tanto c'è bisogno anche di fare un po' più di fatica e quello a volte ci viene meno facile e allora lì bisogna magari spingerle un pochino. Però sono contento perché era la risposta che ci aspettavamo tutti. Poi l'abbraccio con Spugna, l'ho conosciuto recentemente all'incontro sulla tecnologia che ci aspetta in campionato a Coverciano. Ci siamo salutati, abbiamo scambiato un paio di battute insomma sulle rispettive avventure nuove e basta è stato molto cortese e penso che è un piacere salutarlo. Ho visto anche che è stato accolto bene come giusto che sia dopo quello che ha portato e le vittorie insomma che ha ottenuto qui a Roma". 

Oggi hai cambiato qualcosa anche a livello tattico: la varietà di atteggiamento e la varietà delle calciatrici, perché comunque hai lasciato a riposo qualcuna oggi anche in ottica giovedì, può essere un'arma? La profondità della rosa, la ricchezza delle scelte a tua disposizione?
"Questo l'ho già detto, abbiamo approcciato la partita con un sistema che avevamo già utilizzato anche contro lo Sparta Praga nel turno preliminare. Come ho già detto e ripeto, il sistema di gioco conta fino a un certo punto. Varieremo, abbiamo secondo me tante possibilità per le caratteristiche delle calciatrici per cercare di sfruttare e ottenere il massimo dalle partite che incontriamo. Quello su cui continuo a spingere e sul quale pretendo veramente il massimo impegno e anche la massima applicazione sono i principi che stiamo mettendo, sulle idee, sul coraggio che voglio vedere in campo in certe situazioni. Per cui quando cerchiamo la giocata facile e semplice per liberarci dal pallone e dal problema lì mi arrabbio seriamente perché penso che è un passaggio che dobbiamo fare necessariamente per crescere per mettere dentro consapevolezza anche dei propri mezzi perché le ragazze hanno qualità, anche quelle giovani che sono arrivate devono scoprirsi, devono mettersi in gioco e sforzarsi a volte di essere anche più coraggiose".