ESCLUSIVA VG - Martinetti: "Di Francesco tra i migliori in circolazione. Ero a bordocampo quando Totti segnò il primo gol"
L'ex giocatore di Roma e Sassuolo, Daniele Martinetti, è intervenuto nel corso di VG Radio, la trasmissione di approfondimento settimanale in onda su TMW Radio e curata dalla redazione di Vocegiallorossa.it
Che partita ti aspetti oggi tra Roma e Sassuolo?
“Sarà una Roma arrabbiata dopo la gara con la Juventus, soprattutto dopo aver avuto quelle occasioni alla fine. Il Sassuolo, dopo il cambio di allenatore, ha rialzato la testa. Iachini è bravo a preparare le partite, non sarà un impegno facile ma avrà la meglio la Roma.”
Dzeko non sta attraversando un buon momento, come se ne esce?
“Dzeko ci ha abituato bene lo scorso anno, ha fatto una stagione strepitosa, sta facendo bene. Ha fatto 8 gol in campionato, ha fatto gol importanti in Europa. Fa fatica a segnare ma fa reparto per la squadra, giova per i compagni, è molto importante questo. È un lavoro dispendioso e non è semplice fare sia questo lavoro che il gol”.
Il Sassuolo?
“Questa è una piazza dove è impossibile fare male. C'è tranquillità, una società seria. Non ci sono pressioni, c'è un bel tifo ma non ci sono le pressioni di piazze più blasonate”.
Quali problemi può creare il Sassuolo alla Roma?
“Il Sassuolo ha giocatori importanti, Berardi se recupera, Falcinelli, Matri, Politano, giocatori che possono inventarsi il gol in ogni momento. La Roma deve continuare con la sua solidità difensiva”
Ti saresti aspettato questa difesa da parte della Roma?
“Di Francesco è tra i migliori in circolazione. Lui va a prendere le squadre molto alte, un po' come Sarri. Sta mancando qualcosa in avanti ma non scordiamoci che la Roma ha ceduto Salah. È andato via un giocatore molto importante”.
Defrel?
“Ha delle qualità fisiche importantissime, da grande squadra. Il salto dalla provincia alla Roma non è facile. Va aspettato. Ha tutto il tempo per rifarsi e sostituire Salah non era facile. Aspetterei sia lui che Schick. I calciatori non sono macchine. Vanno aspettati. La Roma non può non vendere nessuno”.
De Rossi e Magnanelli?
“Con Daniele ho fatto due anni di Primavera e mi sono approcciato alla prima squadra nell'anno dello scudetto insieme a lui. Magnanelli è stato il mio capitano, un professionista esemplare, un giocatore molto bravo. Fanno entrambi bene le due fasi, fanno tutto da 7. Hanno sempre l'atteggiamento giusto e, non a caso, sono i due capitani”.
Non servirebbe un regista alla Roma?
“Non scordiamoci che il vertice basso deve avere anche dei compiti difensivi, altrimenti vai a scoprire la squadra. La Roma attacca molto con le mezz'ali e i terzini, ci sono equilibri all'interno della squadra”.
Badelj?
“Sarebbe un ottimo giocatore per la Roma. Credo che la società cerchi comunque un giocatore bravo a fare entrambe le fasi”.
Cosa si può fare per i giovani?
“Bisogna tornare alla meritocrazia. Il giocatore giovane deve andare in B o in C e giocare se lo merita, senza bonus di valorizzazione come accade ora. Non c'è il problema degli stranieri, che c'erano anche nel 2006 quando l'Italia ha vinto i Mondiali”.
Cosa manca alla Roma?
“Sta sulla strada giusta. Sta facendo un ottimo campionato, in Champions è andata avanti in un girone difficile. Vedo la mano del tecnico, che sta facendo un gran lavoro. Va a prendere le squadre alte, non mi piaceva quando aspettava gli avversari”
L'anno dello scudetto?
“Ho fatto qualche panchina ma, da tifoso, è stata una grandissima annata”
Totti?
“Del Capitano ho un ricordo bellissimo. Quando lui segnò il suo primo gol, contro il Foggia, facevo il raccattapalle. È un ragazzo d'oro, di un'umiltà pazzesca. Il primo a scherzare con noi giovani, senza parlare delle qualità da calciatore”
Il tuo futuro?
“Quest'anno sono stato responsabile scouting della Lupa Roma, rapporto interrotto qualche settimana fa. In primavera farò un corso da direttore sportivo e vorrei intraprendere questa strada”