Tutti i motivi per cui la Roma è più forte dopo la gara contro la Juventus
La peggior Roma di questo inizio di stagione esce dall'Allianz Stadium con un punto in classifica (mantenendo il +2 sulla Juve e guadagnandone 1 sull'Inter), il Gallo Belotti e una prima dimostrazione di quanto buono fatto durante il mercato. Anche se Mourinho nel post-gara ha detto di non voler parlare di moduli, ma di atteggiamento dei calciatori, cambiato tra primo e secondo tempo, i fatti sono lì a dimostrare come il cambio tattico nell'intervallo, passando dal 3-4-2-1 al 4-2-3-1, abbia aiutato, parola di Mou, anche i calciatori a scrollarsi mentalmente dai primi 45' in cui la Juventus è stata più in palla della Roma.
La squadra può adattarsi a più moduli e può cambiare uomini senza perdere il livello globale della qualità in campo, mettendo in difficoltà l'avversario, soltanto perché chi subentra ha caratteristiche di gioco diverse, vedi per esempio il cambio Spinazzola-Zalewski, stesso ruolo, ma l'interpretazione è totalmente diversa. Questo è forse l'aspetto che può soddisfare maggiormente Mourinho e preoccupare l'avversario di turno, generando una sorta di complesso di inferiorità mentale, dovuto all'incertezza di non sapere come far male alla Roma, subendone, al contrario, i propri punti di forza.
È successo a Torino, uno dei campi più difficili della Serie A, può succedere ovunque. Prima si parlava della Roma come di una squadra che non mollasse mai per un tipo di mentalità datale dal suo allenatore. A questo aspetto, ora c'è una panchina all'altezza dei titolari, anche al netto di due assenze come Zaniolo e Wijnaldum e con Belotti ancora da capire se potrà dare un'ulteriore variazione offensiva a Mourinho dal primo minuto, visto che a gara in corso, il portoghese è solito inserire molti attaccanti quando le cose non vanno per il meglio. Nella testa di Mourinho il Gallo dovrà stimolare Abraham a fare meglio in allenamento e in campo, ma soprattutto migliorare il rapporto tiri in porta gol di una Roma capace di segnare appena 3 gol su 55 tiri, nelle prime tre giornate.
Qualche editoriale fa avevamo scritto che in molti avrebbero firmato per arrivare alla sosta con 13 punti su 15 a disposizione. Superato l'ostacolo Juventus, superati gli infortuni di Wijnaldum e Zaniolo e con un Belotti in più, l'obiettivo è lì a portata di mano.