Totti, Spalletti, Sabatini, Pallotta… il futuro è adesso
Negli ultimi giorni, ovunque, non solo a Roma si è parlato della querelle tra Francesco Totti e Luciano Spalletti. Chiunque ha detto la propria, si son create le fazioni, inevitabili, e l’argomento continuerà a tenere banco ancora per giorni. In ballo c’è il futuro del simbolo della Roma giunto, purtroppo, agli ultimi giorni del suo regno. Oltre allo stesso Totti, a decidere il da farsi sarà James Pallotta. Tra i due ci sono state finora “conversazioni private, che non si possono anticipare ora”, ma il paragone del presidente tra Totti e Kobe Bryant (stella del LA Lakers alle prese con un tribute tour prima del suo ritiro) lascia intuire a quella che è l’ottica delle dirigenza. Futuro. Ci interroga sempre su quel che sarà, chi ci sarà nel domani romanista. Totti calciatore? Dirigente? Non solo. Sabatini rimarrà DS? Il nuovo stadio verrà costruito? Le barriere verranno tolte dalle Curve? Pallotta più vestire i panni del presidente, dovrà trasformarsi nella Moira Lachesi e decidere il destino (o muoversi affinché si possa realizzare) di più persone o cose. Il futuro della Roma è adesso:
Il futuro della Roma sono i 5 gol rifilati al Palermo che, rete dopo rete, hanno fatto passare in secondo piano tutto le questioni extra campo
Il futuro della Roma sono le 3 reti nelle ultime due partite di Serie A di Edin Dzeko che finalmente incute timore alle difese avversarie e permette alla squadra di avere “il centravanti che mancava da tanto tempo”.
Il futuro della Roma è il rientro in campo di Kevin Strootman. Un giocatore unico, fondamentale, straordinario che può far fare un’ulteriore salto di qualità.
Il futuro della Roma è l’abbondanza di qualità offensiva: Perotti, El Shaarawy, Salah, Pjanic, Dzeko, Totti che permette a Spalletti di disegnare più squadre a seconda degli avversari e a partita in corso, costringendo gli altri a difendersi e a limitare i pericoli per la difesa romanista.
Il futuro della Roma sono le 5 vittorie consecutive, meglio di tutti in Serie A da un mese a questa parte.
Il futuro della Roma è Luciano Spalletti: 16 punti da quando è arrivato, gli stessi del Napoli, meglio solo la Juventus che ha vinto lo scontro diretto, dopo una sola settimana dal cambio di tecnico,
Il futuro della Roma sono le 12 partite e i 36 punti in palio rimasti.
Il futuro della Roma sono le 6 gare in trasferta, a partire da sabato prossimo, contro Empoli, Udinese, Lazio, Atalanta, Genoa, Milan.
Il futuro della Roma sono le 6 gare casalinghe contro Fiorentina, Inter, Bologna, Torino, Napoli, Chievo in cui i tifosi dovrebbero tornare a riempire l’Olimpico per essere un tutt’uno con i giocatori e aiutare la squadra a vincere gli scontri diretti per l’accesso alla prossima Champions League.
Il futuro della Roma sono gli 8 punti che distano dal primo posto della Juventus (gli stessi che avevano di vantaggio i giallorossi sui bianconeri quando iniziarono la striscia di 15 vittorie consecutive e che gli uomini di Allegri impiegarono 5 giornate a ribaltare). La gara pareggiata col Bologna ha dato l’idea di quanto può incidere nella testa dei campioni d’Italia la Champions League.
Il futuro della Roma sono i 7 punti di distacco dal Napoli. Due gare fa erano 12. I partenopei stanno pagando il contraccolpo della sconfitta contro la Juventus e senza i gol di Higuain hanno perso 2 delle ultime tre gare disputate, pareggiando l’ultima in casa contro il Milan. Sarri dovrà decidere quante energie impiegare in Europa League e il match di lunedì del Franchi contro la viola sarà decisiva per il finale della stagione.
Il futuro della Roma sono Totti, Spalletti, Pallotta, Sabatini, tutta la rosa, i tifosi. Tutti uniti perché il futuro è adesso.