Legge di Murphy
“Se qualcosa può andare male, lo farà”. La famigerata Legge di Murphy è perfetta per spiegare il weekend della Roma. Le avversarie per la Champions macinano punti mentre la Roma perde la partita (meritando almeno il pareggio) ma soprattutto uno dei suoi calciatori fondamentali. La stagione di Nicolò Zaniolo è infatti terminata e lo rivedremo in gare ufficiali direttamente il prossimo anno. Una notizia tremenda in primis per lui ma anche per i giallorossi, soprattutto dopo aver visto proprio l’azione che ha portato all’infortunio. Un mix di tutte le sue qualità atletiche abbinate anche alla tecnica e una serie di decisioni corrette. Un’azione perfetta, terminata nella maniera peggiore possibile.
Una partita non perfetta, quella della Roma, ma comunque una buona gara terminata malissimo, con una sconfitta che brucia.
La Juventus non ha rubato nulla, sia chiaro, ma i giallorossi hanno fatto tutto da soli. Il primo gol è anche frutto del caso con la deviazione di testa di Smalling che ha messo fuori tempo Kolarov. Il secondo è stato l’ennesimo errore individuale della stagione. I giallorossi sono stati poi lucidi nel non crollare e nell’attaccare con determinazione e raziocinio.
Altro errore: i gol sbagliati. La Roma di occasioni ne ha create parecchie ma, come al solito, se Dzeko non segna gli altri faticano tantissimo. E questo è il vero problema che Fonseca e Petrachi dovranno affrontare: servono i gol di Ünder, che ora troverà più spazio dopo l’infortunio di Zaniolo. Servono i gol, ovviamente di Pellegrini ma anche di Perotti (non solo su rigore) e dei centrocampisti. Contro la Juventus i capitolini hanno creato tanto ma, come al solito, alla fine ha ragione chi fa gol.