La macchina della verità

12.05.2017 20:00 di Gabriele Chiocchio Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio
La macchina della verità
Vocegiallorossa.it

Che la fortuna, da queste parti, poche volte sia stato un fattore positivo è un dato risaputo; di certo quest’anno non ha fatto eccezione, tra un secondo doppio crociato, incastri di calendario non certo favorevoli e un discreto numero di legni colpiti, a cui si aggiungono gli infortuni di uomini chiave nella settimana di un week-end pesantissimo in chiave secondo posto. Oltre allo squalificato Kevin Strootman, contro la Juventus non ci sarà Edin Džeko e anche Radja Nainggolan è in dubbio, con la prospettiva di scendere in campo contro la capolista e finalista di Champions League con tanta forza, sia tecnica, sia fisica, sia mentale, in meno. Una situazione d’emergenza, dunque, non la prima e non l’ultima che la Roma dovrà fronteggiare e soprattutto a cui Luciano Spalletti dovrà trovare una soluzione: banale pensare alla genesi della sua prima Roma, ma il tecnico già in questa stagione ha dovuto inventare rimedi a situazioni non congeniali, sia prolungate come la partenza di Salah per la Coppa d’Africa o l’infortunio di Florenzi, che estemporanee, come a Napoli quando pure Strootman era assente per infortunio e Nainggolan era in forse, esattamente come questa settimana. A meno di due mesi dalla scadenza del suo accordo con la Roma, Spalletti è quindi chiamato a mettere una firma forse anche più importante del suo eventuale (?) rinnovo, quella che tante volte, in situazioni più serene, ha permesso alla Roma di partire, ripartire o continuare a correre veloce.

In questa, di situazione, trovare la soluzione B (o C, o D…) non è certo la cosa più semplice del mondo e non si possono far dipendere più cose (e che cose…) di quanto già lo facciano dalla partita contro la Juventus, ma quanto accadrà può fungere da segnale per capire quanto i sentimenti del tecnico siano ancora colorati di giallorosso. E non sarà il risultato, che per assurdo può diventare positivo come negativo in un decimo di secondo a dare il responso: vedere in campo una squadra coerente, unita e pronta a tutte le eventualità sarà una cosa, vederne una più buttata via, senza particolari idee un’altra. Una sorta di macchina della verità, che potrà in qualche modo chiarire qualcosa di quel che verrà.