L'ulteriore beffa della UEFA. Cara Rosella, come darti torto...

23.06.2023 17:00 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Marco Rossi Mercanti
L'ulteriore beffa della UEFA. Cara Rosella, come darti torto...
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Eppure la giornata era iniziata bene. Nel primo pomeriggio l’ufficialità di Ndicka, arrivata una settimana dopo aver superato le visite mediche. Qualche minuto più tardi, il comunicato sulla cessione di Tahirovic all’Ajax, senz’altro utile per il bilancio entro il 30 giugno. Improvvisamente, però, la UEFA decide di rovinare tutto.

Sintetizzando, la Roma dovrà pagare oltre 130.000 € di multa, giocare la prima partita casalinga con due settori parzialmente chiusi e non avrà i suoi tifosi nella prima trasferta europea disponibile (i dettagli nel nostro pezzo). Come se non bastasse, Mourinho è stato squalificato addirittura quattro (avete letto bene, quattro!) giornate per "aver rivolto frasi irrispettose nei confronti dell'arbitro".

Una stangata vera e propria nei confronti della Roma da sempre sotto controllo della UEFA causa Fair Play Finanziario (su altri club si chiudono entrambi gli occhi) e che, secondo fantasiose opinioni da bar di qualche tifoso rivale, era in procinto di “acchitare” la finale con il Siviglia solo perché Ceferin era in tribuna contro il Bayer Leverkusen.

Più che la squalifica, inevitabile per la reazione di Mourinho nel post gara quando nel parcheggio della Puskas Arena ha inveito contro Taylor definendolo una “disgrazia”, quello che stona è l’eccessività della sanzione. Possibile che la UEFA non abbia considerato che l’invettiva di Mourinho sia scaturita per un arbitraggio vergognoso?

Ciò non deve giustificare l’azione dello Special One, però un’attenuante è giusto concedergliela. Fosse capitato a un altro tecnico, la sanzione sarebbe stata più lieve perché Mourinho non è amato dagli arbitri e, automaticamente, sbaglia a prescindere. È vero, spesso esagera e lo fa anche appositamente per distogliere l’attenzione quando le cose non girano per il verso giusto, ma non può essere sempre dalla parte del torto.

Oltre al danno del ko contro il Siviglia, le sanzioni della UEFA suonano come una beffa ulteriore, un mettere ancora il dito nella piaga in una partita storica condizionata pesantemente da un arbitro non all’altezza di un match di quella caratura.

Ma a lamentarsi, a quanto pare, sono solo i tifosi romanisti. Dalle istituzioni nostrane sono arrivati quasi dei rimproveri da parte di Gravina, mentre la UEFA non solo non ha fermato Taylor nemmeno per un turno, lo ha pure invitato a Istanbul per la finale di Champions League, quasi come a concedergli un premio.

Per citare le parole di Rosella Sensi rilasciate appena dopo le decisioni della UEFA, tutto questo è “uno schifo che non meritiamo”. L’ex presidente parlerà anche anche da tifosa, ma come darle torto...