Intensità, concentrazione e voglia di lavorare: primi assaggi di Roma
Scoprendo la Roma. Tra la gara contro il Montecatini e la prima seduta di allenamento aperta alla stampa si è potuto intravedere come stia procedendo il lavoro del nuovo tecnico Mourinho. Poco materiale ancora per poter giudicare a pieno: la squadra si allena da troppo poco tempo e il gruppo è folto di giovani Primavera e senza nessun volto nuovo che, con ogni probabilità si andrà ad aggiungere nei prossimi giorni. Dopo più di una stagione con la difesa a 3, il cambiamento tattico è già stato approntato. La Roma tornerà a giocare con la difesa a 4, un 4-2-3-1 per la precisione. Il tecnico portoghese, durante la conferenza stampa di presentazione si era detto aperto a studiare il modulo a seconda delle sue impressioni e alle preferenze dei calciatori. Due indizi (la gara di ieri e l'allenamento aperto alla stampa) non fanno una prova, bisognerà attendere la prossima amichevole (18 luglio) contro la Ternana per avere maggiore certezze da questo punto di vista, anche se, soprattutto, visti gli uomini a disposizione sembra essere un modulo abbastanza calzante per la Roma.
È somma che fa il totale, ecco quindi entrare nell'aspetto dei singoli. In attesa di scoprire Rui Patricio e chi occuperà il posto di Spinazzola sull'out di sinistra, Mourinho sembra avere una preferenza per la coppia centrale composta da Smalling e Mancini, con Karsdorp a destra. Un posto da mediano sarà di Veretout, l'altro è prenotato da Xhaka. Un ruolo considerato chiave, tanto da meritare un focus video/tattico collettivo prima dell'allenamento. Chi al momento non viene considerato tale, almeno stando a quando visto, è Villar. Lo spagnolo è stato provato come trequartista centrale, considerando le gerarchie, un vice Pellegrini. Il capitano con Mkhitaryan a sinistra e Zaniolo a destra sono i titolari dietro l'unica punta Dzeko o Mayoral (3 gol nella prima uscita stagionale).
Chi ha ripreso da dove aveva lasciato è Nicolò Zaniolo. Mourinho lo ha riproposto nuovamente sulla fascia destra, pronto a sfruttare la sua forza muscolare nelle gambe e la sua progressione. Un ritorno in campo, al gol (su rigore), con tanto di fascia di capitano al braccio. Il ragazzo gioca e si allena come se nulla gli fosse successo. L'aspetto mentale, e lo Special One ne é un maestro, è fondamentale sempre, soprattutto per un giocatore giovane che ha subito 2 operazioni di ricostruzione del crociato.
"Ogni giorno è un giorno felice per me perché a questi ragazzi piace lavorare". Parola di José Mourinho. Il portoghese anche di fronte ai giornalisti si è dimostrato molto più a proprio agio (e di conseguenza di buon umore) sul campo di calcio, rispetto a dover rispodere alle domande della stampa, durante la propria presentazione. Stacanovista e attento a ogni minimo dettaglio, con l'allenamento fissato alle 17:00, alle 16:00 era già in campo pre preparare col suo ampio staff la seduta. Ogni cosa sempre essere programmata e sotto controllo di uno Special One visibilmente contento di essere in campo a guidare la propria squadra.
Una squadra che risponde al meglio, per ora, all'impatto con Mourinho. Non mancano i sorrisi, le battute, i rimproveri per alcuni errori tecnici. Pochi esercizi, ma tutti affrontati con una grande intensità. C'è sempre quel pizzico di sale dato dalla sfida, perché conta sempre vincere, anche contro i tuoi compagni di squadra. Intensità vuol dire anche dal punto di vista della concentrazione con cui ci si cala in una seduta di allenamento. Il tutto senza tralasciare la parte tecnica, sia per i portieri, che per i trequartisti, con esercizi all'apparenza banali per dei professionisti, ma che in campo, dovranno servire ad evitare errori altrettanto banali.