Gervinho disordinato e caotico al punto giusto, Benatia comanda la difesa con autorità e la Roma volta in testa
Cinque vittorie in cinque partite. Dodici gol fatti e uno solo subìto e la Roma vola al primo posto. Fortunatamente il ritmo forsennato del campionato non consentirà di fermarsi troppo a guardare la classifica perché fra tre giorni è già tempo di scendere nuovamente in campo contro il Bologna. Il copione è lo stesso delle scorse giornate e sembra funzionare: nel primo tempo si tiene a bada l’altra squadra, la si fa stancare e nel secondo tempo, non appena l’avversario abbassa la guardia, si colpisce forte e duro. In questo caso, la Roma è stata anche aiutata dalla scelta scriteriata di Delio Rossi di effettuare un pressing a tutto campo nel primo tempo, che ha portato la Samp ad arretrare progressivamente, ma inesorabilmente, nella ripresa. I giallorossi hanno così dovuto semplicemente contenere l’iniziale sfuriata blucerchiata, che si è concretizzata nella clamorosa occasione di Gabbiadini concessa da Borriello, per poi chiudere la partita nel secondo tempo.
I gol sono stati realizzati dai migliori in campo, Benatia e Gervinho: il primo ha preso d’autorità il comando della difesa, murando qualunque avversario abbia la sventura di capitargli attorno. L’ex Arsenal, accolto con scetticismo dall’ambiente, ha risposto con una prestazione maiuscola, dimostrandosi prezioso sia in fase difensiva che in fase offensiva. Disordinato e caotico al punto giusto, Gervinho è in grado in un attimo di seminare il panico nella difesa avversaria sgusciando tra i difensori e trovando il varco giusto per far male. Bene in blocco il centrocampo, che Garcia si è guardato bene dal toccare, mentre in avanti Marquinho non è riuscito ad incidere. Il vero miracolo di Garcia è quello di essere riuscito ad inculcare la sua filosofia di gioco in pochissime settimane, riuscendo a ridare fiducia ad una squadra che, fino a pochi mesi fa, non aveva assolutamente fiducia nelle proprie capacità.