Cosa c'è di nuovo nello sfogo di Mourinho da far così tanto clamore?

12.02.2022 22:20 di  Luca d'Alessandro  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
Cosa c'è di nuovo nello sfogo di Mourinho da far così tanto clamore?

In casa Roma sembra essere scoppiato il caos. Tutto perché sono trapelate delle parole di Mourinho ai suoi giocatori. Da qui il solito tam-tam mediatico e web. La domanda è: cosa c'è di nuovo per far tutto questo clamore? Assolutamente nulla. Probabilmente il fatto che siano parole "private" di spogliatoio rende il tutto più eccitante rispetto alle dichiarazioni pubbliche. Siamo stati abituati a post partita al veleno di Mourinho. Chi vi scrive anche ha criticato in qualche editoriale il modo di Mourinho di rapportarsi coi suoi/scaricare spesso le colpe verso gli altri, dopo le sconfitte. 

Dire pubblicamente che i giocatori che sono andati in campo a Glimt, contro il Bodø, fossero più scarsi della squadra norvegese o dire apertamente che Sergio Oliveira serviva soprattutto per aumentare il tasso di personalità in un gruppo è come dire "chi non ha le palle vada a giocare in Serie C". Ovvio che i calciatori si sentano risentiti dei continui attacchi, come è altrettanto ovvio che scendono loro in campo e spesso sono loro che commettono errori singoli che incidono in negativo sui risultati. Con Mourinho ora, come negli scorsi anni con Fonseca. 

Parlare di "polveriera" Roma per rincarare la dose di questo scoop, che scoop non è, non serve a nulla. Ieri la squadra riposava e Mourinho era presente al Tre Fontane a vedere la Primavera. Vi ricordate cosa ha detto di recente lo Special One a riguardo?  "Quello Primavera è campionato di livello molto basso, non prepara i giocatori alla A". Eppure era lì a vedere la Roma battere il Genoa. Così come c'erano due prodotti del settore giovanile giallorosso, ora in prima squadra, come Felix e Darboe. 

La Roma è in un momento negativo. C'è tornata, perché sembrava esservi uscita prima della sosta, tra discorsi arbitrali e una difficoltà oggettiva nell'impensierire gli avversari nelle ultime due partite. Un discorso tecnico e di mentalità. Quella mentalità che Mourinho sta provando a cambiare, visto che lui stesso ha spesso dichiarato come il suo principale lavoro da tecnico, sui calciatori, sia di migliorare le performance sotto questo punto. 

Tutto già visto, già detto sotto altri punti di vista. Mourinho è così, lo è sempre stato e continuerà ad esserlo. Ma come ha rimproverato i suoi (cosa che fa qualsiasi allenatore dopo una sconfitta. Se poi mi trovate uno che quando perde riempie di elogi i suoi... ), finita la ramanzina stava già pensando a come battere il Sassuolo, sempre con quei giocatori. Il mister verrà giudicato dai Friedkin, dai tifosi per quelli che saranno i suoi risultati. È stato chiamato per risollevare la Roma e lui, giustamente, ci sta provando, con un gruppo che non ha centrato la qualificazione neanche in Europa League la scorsa stagione, a modo suo. Giusto o sbagliato che sia. Per il resto, lo sfogo di un mister verso i suoi giocatori, negli spogliatoi, dopo una sconfitta fa parte del calcio.