COVID-19 - Spadafora: "Ripresa Serie A il 13 o il 20 giugno". Malagò: "Partita ancora aperta". Il bollettino odierno: +531 nuovi contagi. Contagio a messa a Francoforte. Lamorgese: "Gli italiani sono stati responsabili". VIDEO!

24.05.2020 22:31 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture

L'allarme Coronavirus continua a tenere banco in Italia, con la nazione ormai in piena Fase 2. Stando agli ultimi dati, sul territorio nazionale i casi attuali positivi sono 55.824, con una diminuzione di 1.639 rispetto al giorno precedente. 50 i decessi, per un totale di 32.785. I guariti sono 1.639, portando il totale a 140.479. I nuovi contagi sono stati 531. Vocegiallorossa.it vi terrà aggiornati riguardo le principali notizie.

22:32 - Giovanni Malagò, presidente del CONI, è intervenuto in diretta a Che Tempo Che Fa su Rai 2: "Oggi sono successe diverse cose: il Ministro Spadafora ha parlato della volontà di trasmettere, così come in Germania, una Diretta Gol delle partite in contemporanea in chiaro, così da consentire meno assembramenti. La mia opinione è che in realtà ha detto questo, in modo anche chirurgico, perché si parla tanto del modello tedesco e della Bundesliga che ha ricominciato, ed è giusto prenderlo come riferimento, ma non si può prenderne solo una parte. Loro in realtà hanno sistemato tutte le altre cose, facendo un accordo con i broadcaster, con i calciatori e con la seconda e la terza serie. Da noi invece ci sono molti punti interrogativi. Oggi però la FIGC ha mandato il protocollo per le competizioni con 24 ore d'anticipo. Tra il calcio giocato e quello non, sto tutta la vita dalla parte del primo. Però non deve essere un obbligo se non sistemi altri aspetti, il mio discorso sul piano B è legato a questo. Non è così scontato che tutto finisca bene: c'è stato il provvedimento playoff-playout ma la partita è aperta".

Sui nuovi contagi c'è un problema di infortunistica e inquadramento contrattuale?
"Il modello tedesco è applicabile solo se lo prendi per intero, non solo quello del tornare a giocare. Ci sono altri campionati che, dal punto di vista giuslavoristico, sono più simili al nostro. Rispetto alla categoria dei calciatori c'è una grande confusione, ma questa barca, anche se a fatica, sta partendo. Dobbiamo però essere consci della difficoltà della cosa".

L'anno prossimo ci sarebbero i Mondiali di sci. Cosa si dice per gli altri sport?
"Vi dò un'anticipazione. Sono anni che si lavora, e domani Flavio Roda, e io condivido al 100% così come il Ministro che è stato informato, porterà al board internazionale la volontà di spostare i Mondiali da febbraio 2021 a marzo 2022. Perché succede questo? La Federazione è garante degli aspetti finanziari, qualche decina di milioni di euro. Se a ottobre/novembre c'è un problema, il Mondiale non si può fare. A quel punto, anche per come arrivano gli atleti, meglio rinviare di un anno, anche perché nel 2022 ci saranno le Olimpiadi Invernali a Pechino".

C'è troppa incertezza sui campionati?
"Recentemente c'è stato un Consiglio Federale, organismo supremo per l'organizzazione dei campionati. Ha preso varie decisioni, legate anche al Decreto Rilancio, demandando alla federazione una serie di responsabilità come quelle sulla giustizia sportiva e sui format dei campionati. La scelta di dare una deroga è stata coraggiosa, e per me anche corretta. Poi si può condividere o meno. La Lega Dilettanti, movimento mostruoso, forte di questa situazione ha già preso una decisione, e si sa esattamente cosa succede. Gli altri sono rimasti a metà del guado".

22:09 - Luciana Lamorgese, Ministro dell'Intero, ha parlato a Che Tempo Che Fa in onda su Rai 2: "Il periodo è stato complicato, e non solo per me in quanto ministro, ma per gli italiani che hanno subito restrizioni delle loro libertà. Ritengo però che fosse necessario, vista la gravità della situazione: oggi, dopo due mesi e mezzo, rivediamo un poco di luce".

Quali sono le reazioni che registrate all'apertura?
"Innanzitutto dico che gli italiani in questo periodo hanno avuto un comportamento responsabile, seguendo le prescrizioni del Governo. Ci sono stati moltissimi controlli, un impegno incredibile delle forze di polizia e polizia locale. Il riscontro è positivo, certo che ora avere la libertà di uscire, soprattutto nei giovani, fa ritenere che sia tutto superato ma non è. Credo sia opportuno mandar loro un messaggio: se dovesse ritornare l'epidemia sarebbe un fallimento per noi come paese, e supereremo tutto se avremo senso di responsabilità, controllando noi stessi i comportamenti di ogni giorno".

Si pensa anche ad una seconda chiusura eventualmente?
"Dipende tutto dalla curva, per quello ritengo che si debba stare ancora attenti. Dobbiamo riattivare i canali dell'economia, ma dipende sempre tutto da noi. Chiedo soprattutto ai giovani di non avere comportamenti irresponsabili".

Come commenta il dato di zero nuovi decessi (da confermare) in Lombardia nelle ultime 24 ore?
"Sono buone notizie, anche la Lombardia sta uscendo dal momento difficile, nessuno poteva immaginarsi un'epidemia di questo tipo e secondo me è stata affrontata in maniera positiva anche da parte del Governo".

Sulla questione carceri si sente tranquilla?
"Gli ultimi provvedimenti adottati dal Ministro Bonafede porteranno aspetti positivi. Per quanto riguarda gli aspetti di mia competenza, gli allarmi sociali, ritengo che le mafie abbiano capacità di adattamento e in un momento di flussi consistenti di denaro, dovremo essere attenti che non cadano soldi in mani sbagliate. Ho già diramato una direttiva ai prefetti per controllare i passaggi di proprietà delle imprese, è a quelle che dobbiamo fare riferimenti".

Che aggiornamenti ci sono sugli sbarchi?
"Oggi sono sbarcati 127 migranti, e li stiamo distribuendo in strutture dedicate per la quarantena, così da garantire la sicurezza sanitaria anche alla comunità che li ospita"

21:38 - Il sindaco di Milano Giuseppe Sala è intervenuto ai microfoni di Canale 5 nel corso di Live - Non è la D’Urso: “La movida? Non voglio andare controcorrente, ma un po’ c’era da aspettarselo. Poi è chiaro che non vada bene, ma era prevedibile dopo 2-3 mesi di chiusura. Chiaro che così il rischio c’è. È un problema che abbiamo tutti noi sindaci, ci siamo sentiti oggi, ci risentiremo domani. Io non vorrei chiudere per il bene di quelli che lavorano, ma vediamo come sarà la situazione”.

Sugli spostamenti tra le regioni.
“Ad oggi la situazione è sotto controllo, è buona, tutte le simulazioni vanno bene. È chiaro che tutti ci aspettiamo il parere positivo a giugno. Chiaramente c’è tensione tra chi aspetta e chi è già in giro. Milano ha un milione e 400mila abitanti, è chiaro che è nostro dovere controllare, ma controllare tutto è davvero impossibile e chi dice il contrario lo fa per attaccare. È una situazione in cui come fai, sbagli e questo è frustrante per noi sindaci”.

Sulla ripartenza a settembre.
“Io penso che noi avremo una disoccupazione nettamente più alta, a Milano avevamo lavorato bene, ma ora probabilmente salirà dal 6 al 12%. Una parte di lavoro non tornerà, penso ad esempio al turismo. Se non cambiamo pelle non ce la facciamo, non basta dire di voler tornare dove eravamo prima perché una parte di quei posti di lavoro è sparita”.

Sulle piste ciclabili.
“Anche negli altri Paesi stanno facendo ciclabili ovunque. Io penso che sia necessario andare avanti in quella direzione, chi non la vede come me ha il diritto di pensarla diversamente, è il bello della democrazia. Ma noi italiani quando andiamo all’estero ammiriamo sempre il poco traffico, poi quando tocca a noi le cose cambiano. Questi processi di cambiamento non si fanno in poche settimane, io sono un visionario ma sono anche concreto. Quando dissi che avrei fatto un grande Expo venni deriso. Io non sono un sognatore, ma so che questa trasformazione si può fare ed è giusto farlo”.

20:30Contagio di massa da Coronavirus a Francoforte in Germania. A renderlo noto è stato il ministro della Salute del Land dell'Assia, Kai Klose, secondo il quale almeno 107 persone sarebbero rimaste contagiate dopo aver assistito a una funzione religiosa in una chiesa battista di Francoforte sul Meno.

19:41 - Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, si è così espresso ai microfoni del TG3 nel giorno della consegna del protocollo sanitario della FIGC ai suoi uffici: "Le due date possibili per la ripresa della Serie A sono il 13 e il 20 giugno. Poco fa è arrivato il protocollo per la ripresa del campionato, ed è molto simile nelle regole a quello degli allenamenti: giovedì prossimo ho convocato FIGC e Lega, insieme decideremo se e quando ricominciare anche qui in Italia".

Chiederà di vedere le partite in chiaro?
"Molti mi chiedono di fare riferimento al modello tedesco. In Germania, Sky ha trovato un accordo per cui c'è la Diretta Gol in chiaro, pur con le singole partite riservate agli abbonati, dovremo assolutamente pensarci anche in Italia così da evitare assembramenti di tifosi nei bar. Sono disponibile, se serve, a mettere nello stesso provvedimento della riapertura del campionato, anche questa cosa".

Il calcio femminile che fine farà?
"Il presidente Gravina sta facendo un ottimo lavoro con Sara Gama e le ragazze: sto lavorando per realizzare prima dell'estate una loro richiesta importante, quella di prevedere il professionismo. Dall'emergenza sono emerse criticità e le affronteremo".

19:22 - Apertura importante da parte del viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, agli spostamenti tra le regioni nonostante le ultime indiscrezioni sul possibile rinvio oltre il 3 giugno, almeno per quanto riguarda i territori più a rischio: "Non credo che debba esserci in questo momento, e sono sicuro che nei prossimi giorni anche qui la riserva verrà sciolta, il blocco da regione a regione", le sue dichiarazioni a Sky Tg 24.

18:37 - Salvatore Caiata, presidente del Potenza, ha parlato ai microfoni de Il Corriere dello Sport a riguardo della situazione attuale. “Prima del prossimo Consiglio federale, che si terrà a giugno, non potremo tornare ad allenarci. Poi serviranno almeno tre settimane per permettere ai calciatori per tornare in una condizione atletica accettabile. Quindi si potrebbe tornare in campo il 25 giugno e finire il 20 agosto. Anche prevedendo partite ogni tre giorni ritengo sia impossibile giocare le restanti gare di campionato e poi playoff e playout. Bisognerà garantire un sistema di promozioni e retrocessioni adeguato anche ai tempi che resteranno e al numero di partite da disputare”.

18:18 - Apertura storica, quest'oggi, per il New York Times. Proprio mentre gli USA si stanno avvicinando alla soglia dei 100.000 decessi legati al Coronavirus, il quotidiano statunitense ha voluto dedicare infatti la sua intera prima pagina a 1.000 di queste vittime, l'1% del bilancio totale. "Mille persone rappresentano solo l'1% del bilancio totale dei morti. Nessuno di loro era solo un numero", spiega il giornale in una breve introduzione che precede i nomi dei deceduti e il loro rispettivo necrologio.

17:53 - Ecco il consueto bollettino della Protezione Civile: i nuovi contagi sono 531. Nello specifico, rispetto a ieri, -1.158 attualmente positivi, +1.639 guariti, +50 decessi. Sono stati effettuati 55.824 tamponi. Tuttavia, la Lombardia non ha aggiornato il dato riguardante i morti.

17:46 - Come riportato da Sky Sport, la FIGC, con un giorno di anticipo rispetto alla tabella di marcia, ha inviato il protocollo delle gare a Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport. In tale documento rimarrebbe in vigore la procedura per cui in caso di una nuova positività riscontrata in un componente del gruppo squadra, questo, nella sua interezza e totalità, dovrebbe andare in ritiro per due settimane, così come è previsto l'isolamento per il contagiato. In base all'andamento dell'epidemia, però, la norma potrà essere eventualmente rivista. Il 28 maggio, giorno della riunione tra le parti (FIGC, Lega e Governo), si deciderà il futuro della Serie A. 

17:32 - Il viceministro dell'Interno, Matteo Mauri, è intervenuto in diretta a Sky Tg 24 per lanciare un appello agli italiani, specialmente ai giovani, dopo le riaperture in tutta la nazione: "Siamo ancora in una fase molto pericolosa e per questo chiediamo responsabilità ai cittadini. Perché è vero che adesso si può uscire, ma bisogna mantenere il distanziamento e indossare la mascherina. Alcuni, in particolare i più giovani, non sembrano essere molto sensibili al rispetto di queste indicazioni".

17:13 - Proseguono nella Fase 2 le verifiche delle Forze di polizia per il rispetto delle misure di contenimento della diffusione del virus COVID-19. Il 23 maggio sono state controllate 118.068 persone, 499 delle quali sono state sanzionate, 2 sono state denunciate per falsa attestazione o dichiarazione. Nessuna violazione riscontrata per inosservanza del divieto di allontanamento dalla propria abitazione perché positivi al virus. Le attività o esercizi commerciali sottoposti a controlli sono stati 44.725, sanzionati 51 imprenditori e disposta la chiusura per 19 attività.

16:50 - Non solo per la Serie A, sarà una settimana importante anche per la Premier League. Come spiega Sky Sports, infatti saranno giorni importanti per decidere se i giocatori potranno tornare agli allenamenti di squadra e per evidenziare le date dell'eventuale ripresa del campionato inglese e ci sarà un'assemblea mercoledì in cui tutti i club voteranno a riguardo.

16:15 - Settimana decisiva per la ripresa degli allenamenti collettivi anche in Serie B, il Cittadella si sta adoperando perché sia tutto pronto per quel momento. Domani giornata di tamponi e test sierologici per giocatori e staff granata presso la Fisio&Sport Polimedica di Cittadella. Una volta a conoscenza dei risultati anche i nostri ragazzi saranno pronti a scendere in campo agli ordini di mister Venturato e del suo staff.

15:40 - Nelle scorse ore era stata la EFL a comunicare la presenza di due positivi sui 1.014 test effettuati fra giocatori e staff della Championship. Nel comunicato non si faceva riferimento a quale club appartenessero i due soggetti individuati e allora a far chiarezza ci ha pensato la società in questione, ovvero l’Hull City. Questo il comunicato nel quale si mantiene comunque l’anonimato dei due contagiati: “L’Hull City conferma che due persone sono risultate positive al Covid-19 dopo il primo round di test effettuati al centro sportivo. I nomi non saranno resi noti e il club chiede che questa scelta venga rispettata. I due, entrambi asintomatici e senza sintomi febbrili, andranno in autoisolamento per 7 giorni, seguendo le direttive del protocollo della EFL, prima di essere nuovamente sottoposti ai test”.

14:55 - Attraverso un comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale, la Juve Stabia rende noto che i test sierologici e molecolari a cui sono stati sottoposti, nella giornata di ieri, i calciatori della prima squadra, i componenti degli staff tecnico, sanitario e dirigenziale hanno dato tutti esito negativo.

14:25 - Fabrizio Corsi, presidente dell'Empoli, intervistato da TuttoNapoli.net, parla così della possibile ripresa dei campionato: "Noi ci stiamo battendo perché prevalga la volontà dei medici sportivi, ossia che si arrivi in fondo ai campionati. Adesso ci sono le condizioni di giocare. La Serie A sta definendo la ripartenza, se giocano nei paesi meno evoluti di noi, non vedo perché noi dobbiamo rimanere dietro. La Germania è ripartita prima di tutti, ha proposto il suo calcio in 160 paesi, si è presa come sempre un bel vantaggio sportivo e soprattutto economico. I protocolli? Sono attuabili, non credo siano troppo onerosi per le società. Semmai vedo il ritiro una cosa forzata per i calciatori che già vengono da due mesi di quarantena forzata. Sottoporli a un mese di ritiro sarebbe stato per la loro salute deleterio. Test sierologici e tamponi sono una cosa più che normale, in tutte le aziende d’Italia lo dovrebbero fare. I calciatori sono dei lavoratori sottoposti a rischi minori degli altri lavoratori di altri settori. Ipotesi playoff-playout in serie A?Non è bello cambiare in corsa. È come se un giorno ci si sveglia e non esiste più il fuorigioco. È una cosa che esula dalla nostra cultura sportiva. Sono cose che vanno pianificate prima, messe ai voti delle varie componenti e poi eventualmente possono essere attuate”.

13:55 - L'ex Commissario Tecnico della Nazionale, Marcello Lippi, ha rilasciato una lunga intervista a La Stampa, in cui ha affrontato diversi argomenti, a cominciare dalla ripartenza del calcio: "Speriamo non facciano scherzi, c’è da aspettarsi di tutto. Non comprendo, sinceramente, remore così tenaci davanti alla garanzia del rispetto dei protocolli. I giorni più duri sono passati e all’ombra del virus dovremo abituarci, l’importante è seguire le norme per la tutela sanitaria: il calcio le ha stabilite, perciò è giusto che riparta".

13:40Il Pordenone Calcio comunica l’esito negativo di test sierologici e tamponi a cui venerdì erano stati sottoposti calciatori, staff tecnico e dirigenziale. L'attività di monitoraggio sarà portata avanti dallo staff medico del club, in collaborazione con la Casa di Cura Giovanni XXIII, in ottemperanza alle prescrizioni del protocollo della Figc. Il programma dei prossimi giorni prevede la prosecuzione degli allenamenti in forma individuale, in attesa di definire la ripresa delle sedute di squadra.

13:18 - Intervistato da Il Corriere del VenetoGiuseppe Pillon ha parlato della ripartenza dei campionati: "Se il calcio riprende quello veneto ha parecchio da dire. Se giochi ogni tre giorni le rose più larghe o le squadre avvezze al turnover sono avvantaggiate. Mi viene in mente il Cittadella. Di solito quando fa tre gare in una settimana Venturato cambia 4-5 giocatori. Un turnover fatto bene, perché che giochi uno o l’altro l’impianto resta radicato. Il Chievo? Qualche alternativa ce l’ha anche Aglietti, rosa competitiva. Lui poi è già entrato in corsa all’Hellas, l’anno scorso, vincendo i playoff: sa come vincere subito e questo sarà il tema fondamentale se ricominciano i tornei".

12:59 - Dopo aver ammesso di non essere certo di voler tornare in campo e riprendere a giocare la Premier League, il giocatore del Watford Christian Kabasele ha ironizzato rispondendo ad alcuni commenti di certi tifosi che avevano accusato i giocatori del Watford di infettarsi a vicenda per evitare la ripartenza e la retrocessione: "Fatemi spiegare la nostra tattica: ci stiamo infettando di COVID-19 una volta alla settimana, scegliamo un membro della squadra o un membro dello staff. In questo modo siamo sicuri di non giocare di nuovo ed evitare la retrocessione".

12:43 - Attraverso una nota, l'Ospedale Spallanzani di Roma ha diramato il bollettino odierno:

In questo momento sono ricoverati presso il nostro Istituto 83 pazienti, di cui 38 positivi al COVID-19 e 45 sottoposti ad indagini. 11 pazienti necessitano di supporto respiratorio. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali, sono a questa mattina 449.

12:30 - Arrigo Sacchi ha rilasciato una intervista a Il Corriere dello Sport: "Se la curva dei contagi non risale, io penso che si debba ripartire. Con un impegno: se qualcosa va storto, dobbiamo essere pronti a riconsiderare il calcio la più importante delle cose meno importanti. Niente scudetto in caso di nuovo stop? In quel caso non vince nessuno. Ma io sono un ottimista, spero che l'epidemia ci darà tregua e magari a settembre sarà anche possibile riaprire gli stadi"..

12:13 - La Premier League ha annunciato di aver trovato due nuovi positivi al Coronavirus dopo il secondo round di test su 996 persone tra calciatori e membri dello staff dei club. Uno dei due nuovi contagiati è un giocatore del Bournemouth che lo ha confermato ufficialmente senza però rivelare il nome della persona in questione: "L'AFC Bournemouth può confermare che uno dei suoi giocatori è risultato positivo al COVID-19, dopo il secondo turno di test. In linea con i protocolli della Premier League, si autoisolerà per un periodo di sette giorni prima di essere nuovamente testato in un secondo momento", recita il comunicato del club inglese.

11:58 - Stefano Bonaccini, governatore dell'Emilia-Romagna, ha rilasciato un'intervista sulla ripartenza del calcio a Il Corriere di Bologna: "Penso che il calcio ripartirà, la Bundesliga ha tracciato una rotta. Il tifoso vorrebbe andare allo stadio, lo capisco, ma in questo momento bisogna accettare che si riparta a porte chiuse. Se qualcuno avesse chiesto di giocare in piena pandemia l’avremmo considerato ubriaco. Con il virus che sta rallentando, grazie al lavoro dei medici e ai sacrifici imposti agli italiani, è naturale che si pensi a ricominciare: il calcio è un’industria che sostiene gli altri sport e che ha un indotto enorme".

11:42 - Tanti incontri in programma nei prossimi giorni per il calcio italiano. Nella giornata di domani il Comitato Tecnico Scientifico del Governo riceverà il protocollo stilato dagli esperti di Lega e FIGC per la ripartenza della Serie A e giovedì ministro Spadafora - durante l'incontro con i vertici del calcio - dovrebbe indicare una data per la ripresa. Previsto invece per martedì l'incontro in Assemblea tra i club di Serie A, che in quella occasione ribadiranno la loro contrarietà di base all'ipotesi playoff e playout. Si tratta del piano B della Federazione qualora non ci fosse il tempo per completare l'intero calendario. A riportarlo è La Repubblica.

11:26 - Il presidente dell'Olympique Lione, Jean-Michel Aulas, continua a pensare che lo stop definitivo della Ligue 1 sia stato un grande errore. Il campionato francese infatti ha deciso di non continuare la sua stagione dopo lo stop dovuto al Coronavirus e in un'intervista rilasciata a L'Equipe, Aulas ha detto: "È tuttavia paradossale che un paese come la Spagna, che è stato più colpito della Francia dalla pandemia, abbia riflettuto e trovato risposte. La UEFA aveva chiesto di avere pazienza. Quando vediamo che i nostri leader hanno partecipato all'assemblea delle Federazioni, tracciando conclusioni diverse, diciamo che siamo stati davvero idioti. La UEFA è arrivata persino a rilasciare un protocollo sanitario, che in Francia non abbiamo nemmeno guardato. Questo è uno scandalo assoluto".

10:54Ansgar Schwenken, presidente della DFL, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla Bild circa la prossima stagione e la finestra di mercato al termine di questo campionato di Bundesliga: "Se questa annata terminerà entro il 30 giugno, la finestra di mercato può aprirsi normalmente il 1° luglio. Stiamo discutendo con gli altri campionati, oltre che con FIFA e UEFA, perché è importante che il mercato dei top 5 campionati termini nello stesso periodo".

9:56 - In Premier League sono stati trovati due nuovi casi di Coronavirus. Come spiega la BBC, dagli ultimi test eseguiti martedì, giovedì e venerdì, su 996 tra giocatori e lo staff dei club del campionato inglesi soltanto in due sono risultati positivi al COVID-19 in due club diversi. Nei test della scorsa settimane invece erano stati trovati ben sei positivi su 748 persone analizzate.

9:23 - In Francia non si placano le polemiche per la sospensione dei campionati di calcio, soprattutto da parte di quei club che dovranno ancora disputare gare ufficiali a livello internazionale. Tra questi c’è il Lione, che inevitabilmente sarà danneggiato dal dover giocare in Champions League contro la Juventus senza altre gare ufficiali nelle gambe. Il club francese oggi su Twitter si è complimentato con LaLiga per la decisione di ripartire e sotto il tweet è apparso un commento del presidente Jean-Michel Aulas: “E se finalmente risolvessimo il più grande errore nel calcio francese? Chi beneficia di questo storico errore di fermare il calcio solo in Francia?”, ha scritto. Poi in un lungo comunicato affidato al proprio sito ufficiale, il Lione ha chiesto al presidente francese Emmanuel Macron di riconsiderare la decisione presa lo scorso 30 aprile.

8:57 - "Una perdita incalcolabile": così titola il New York Times, che sottolinea come il conto dei morti negli Stati Uniti sia arrivato quasi a 100.000.