Torino-Roma 0-1 - Cosa dicono gli xG - Solo il rigore separa le due squadre. La difesa torna in trend positivo. GRAFICA!
Negli ultimi anni è stato sviluppato un nuovo tipo di dato che può aiutare ad analizzare ciò che è successo nelle partite di calcio e il rendimento delle squadre. Si tratta del dato degli Expected Goals, vale a dire un numero che quantifica, in media, i gol che si segnano in una partita dai tiri che si prendono durante la gara. Un numero non indiscutibile, in quanto sono stati sviluppati diversi modelli che danno dei risultati diversi (anche se tendenzialmente simili), e al quale non si può ridurre l’intero andamento di un match, ma che può aiutare a dare contezza di determinate situazioni in modo più freddo. Ecco l’analisi di Torino-Roma, con i dati di understat.com.
IL RIGORE L’UNICA DIFFERENZA - Il conto degli expected goals della sfida è di 1,11 per la Roma e di 0,26 per il Torino; la quasi totalità della differenza tra il generato delle due squadre è però il calcio di rigore decisivo, senza il quale la produzione offensiva dei giallorossi è di 0,35 xG. Tolto il penalty, la Roma ha tirato 8 volte non toccando mai la soglia degli 0,10 xG, mentre il Torino ha effettuato in totale 7 conclusioni, superando solo una volta la soglia degli 0,10 xG con l’unico tiro tentato da dentro l’area, quello di Miranchuk da 0,11.
STRISCIA POSITIVA DIETRO - Dopo aver concesso 3,41 expected goals al Sassuolo, per la terza volta di fila la Roma lascia meno di un expected goal intero, dopo le gare con Lazio (0,77 xG) e Sampdoria (0,25). Quella contro il Torino è stata la quarta miglior prova difensiva della stagione, dopo quelle contro Atalanta (0,14 xG), Spezia (0,23) e Sampdoria. Numeri che certificano un ottimo momento del reparto difensivo, che è il migliore del campionato per expected goals concessi (22,13, contro 24,91 del Napoli).
PENALTY STAVOLTA DECISIVO - Per la terza volta in questo campionato, la Roma vince 1-0 segnando il gol decisivo su calcio di rigore: era successo nella partita di andata contro la Sampdoria e in quella dell’Olimpico contro il Bologna, quando però furono creati rispettivamente 2,60 e 2,08 expected goals. In questo caso, è servito il tiro dagli 11 metri ancor più che nelle altre due occasioni.