Roma-HJK Helsinki 3-0 - Cosa dicono gli xG - Attacco sulla scia di Empoli, ma ancora tanta imprecisione. GRAFICA!
Negli ultimi anni è stato sviluppato un nuovo tipo di dato che può aiutare ad analizzare ciò che è successo nelle partite di calcio e il rendimento delle squadre. Si tratta del dato degli Expected Goals, vale a dire un numero che quantifica, in media, i gol che si segnano in una partita dai tiri che si prendono durante la gara. Un numero non indiscutibile, in quanto sono stati sviluppati diversi modelli che danno dei risultati diversi (anche se tendenzialmente simili), e al quale non si può ridurre l’intero andamento di un match, ma che può aiutare a dare contezza di determinate situazioni in modo più freddo. Ecco l’analisi di Roma-HJK Helsinki, con i dati di infogol.net.
UN SOLO RISCHIO - Il conto finale degli expected goals del match, qualora ci fosse anche il dubbio, non lascia spazio a interpretazioni: 3,47 per i giallorossi, 0,57 per i finlandesi, che pure hanno avuto il merito di creare una grande occasione, vale a dire il colpo di testa di Hoskonen finito sul palo, valore 0,33 xG, il migliore degli appena 4 tiri degli ospiti.
ANCORA AMPIA CREAZIONE - Di tiri, i padroni di casa, invece, ne hanno effettuati ben 29, con 5 conclusioni sopra il valore degli 0,30 xG: in ordine decrescente, abbiamo il tap-in vincente di Belotti da 0,60 xG, il gol del 2-0 di Pellegrini di petto da 0,55, un altro tentativo, stavolta fallito, di Belotti da 0,36 e due di Zaniolo da 0,32 nel secondo tempo e 0,31 nel primo. Anche stavolta l’underperformance generale di 0,47 xG è causata principalmente, oltre che dalla somma degli altri tiri, tutti marginali, dall’aver fallito 3 grandi occasioni su 5 prodotte. È però un ottimo segnale la continuità nell’aver creato ben 7,31 xG nelle ultime due partite, pur contando che l’HJK Helsinki era in 10 da quasi inizio gara.
L’IMPORTANZA DI DYBALA - E come a Empoli, a sbloccare la partita è stato un tiro a bassa percentuale, ancora di Paulo Dybala, ancora da 0,04 xG. Questo è un dato che sottolinea due aspetti, che l’argentino è in grado di convertire in oro tiri che per altri giocatori non sarebbero tali e che è importante sbloccare il punteggio per poter creare ulteriori grandi occasioni. Questo non può sempre accadere con una prodezza che trasforma in gol un tiro difficile, ma serve anche essere precisi quando la percentuale di far gol è più ampia.
IN ATTESA DEL VERO GALLO - E da questo punto di vista, Belotti ancora non sta dando l’esempio: il Gallo ha sì segnato il suo primo gol con la maglia della Roma, ma c’è riuscito alla quarta occasione avuta, dopo le tre sprecate, una per gara, contro Monza, Empoli e appunto HJK. Serve un miglioramento.