Shakhtar, Fonseca: "Voglio che i giocatori capiscano che la priorità è il campionato, non la Champions League"
Il tecnico dello Shakhtar Donetsk Paulo Fonseca ha rilasciato una lunga intervista al sito ufficiale del club, parlando anche della doppia sfida contro la Roma in Champions League.
Parliamo del ritiro, ti ha soddisfatto?
“Sì, la preparazione è stata davvero fruttuosa. Abbiamo incontrato avversari forti, i giocatori hanno migliorato le loro performance in ogni partita. L’organizzazione è stata fantastica! Abbiamo lavorato in eccellenti condizioni, è ideale per dei professionisti. Sono pienamente soddisfatto”.
La parte tattica è stata svolta in praticamente ogni allenamento. È più importante di quella atletica e della brillantezza individuale?
“È difficile dire cosa sia più importanti, è tutto collegato. Questi aspetti sono quelli di maggiore importanza. Tatticamente, abbiamo lavorato sul nostro stile di gioco, ma conta anche la componente fisica. Più vicini siamo al livello giusto in allenamento, più sarà facile nelle partite. Lo Shakhtar lavora sulla tattica, sulla forma e sulla mentalità contemporaneamente, per poter fare il suo meglio nelle prossime gare ufficiali. Valutando quello che abbiamo fatto nel break, sono ottimista”.
Hai una ampia selezione di giocatori, praticamente due squadre. Quanto simili sono tra loro?
“Mentirei se dicessi che tutti i giocatori sono allo stesso livello, è ovvio. Certamente, ci sono alcuni giocatori chiave, ma abbiamo anche diversi giovani che è necessario preparare per il futuro. Non sono al livello degli altri, ma lavorano per raggiungere quell’obiettivo. Proviamo ad allenare tutti in modo che chiunque possa dare un vantaggio allo Shakhtar in ogni momento. La cosa importante è che a prescindere dalle caratteristiche individuali dei giocatori, il nostro stile di gioco è cresciuto molto bene nelle teste di tutti. Con qualsiasi formazione attacchiamo e difendiamo allo stesso modo. È molto importante per me che tutti capiscano e sviluppino il nostro stile”.
I nuovi arrivati hanno rinforzato lo Shakhtar o sono arrivati solo per dare concorrenza interna?
“Nel periodo in cui non si gioca, non è così facile arrivare e amalgamarsi con la squadra. Quelli che hanno giocato sono già parte di un processo, mentre i nuovi arrivati hanno ancora bisogno di un po’ di tempo. Li abbiamo presi perché crediamo che possano portare elementi positivi alla squadra e renderla migliore. Se giocheranno tanto o poco? Non lo so. Dipende dal momento particolare e dalle necessità. C’è un certo numero di giocatori che non può essere levato dalla squadra, perché sono cruciali. Credo che nei prossimi mesi, tutti avranno l’opportunità di dimostrare”.
Sei contento di essere riuscito a trattenere Fred?
“Sì, sono molto contento. Tutti sanno quanto sia importante per la squadra, ed è noto l’interesse per lui di grandi club. Non perdere i giocatori che abbiamo è molto più importante per me che acquistarne degli altri. Questi giocatori sono davvero molto importanti per lo Shakhtar. Ovviamente, i ragazzi hanno le loro ambizioni. Capisco la situazione di Fred e di altri giocatori che hanno ricevuto offerte. I giocatori sono richiesti, specialmente grazie a quello che abbiamo fatto in Champions League. Certe storie sono assolutamente normali, cerchiamo di risolverle nel modo migliore. Fred non è ancora andato via e posso dire che è concentrato al 100% sugli obiettivi dello Shakhtar nei prossimi mesi”.
Quante similitudini ci sono tra gli avversari che avete affrontato in amichevole e quelli che affronterete in Champions League?
“Nessuno di questi ha le qualità della Roma o giocatori con quelle caratteristiche. Lo stile è completamente differente. In tutte le nostre amichevoli, eccetto forse una, siamo stati nella metà campo avversaria, più vicini possibile all’area, incuranti del risultato. Avversari forti, che hanno però agito più difensivamente. Siamo noi che li abbiamo forzati a rimanere in basso e difendere. Dobbiamo capire che nella sfida con la Roma non sarà così tutto il tempo. La partita sarà diversa. I giallorossi sono una spanna avanti ai nostri recenti avversari, dunque è difficile fare in ritiro delle prove di quello che affronteremo quando giocheremo con loro”.
Fabio Capello vi ha augurato buona fortuna. Ne avrete bisogno contro la Roma?
“Un po’ di cose ci faranno comodo. La fortuna è un componente della vita e del calcio in particolare, a volte è estremamente importante che ci accompagni. Tuttavia, quello che abbiamo mostrato nelle coppe europee non è legato a essa, ma alla nostra ambizione, concentrazione, competenza e motivazione. Creo che contro la Roma potremo mischiare questi ingredienti. Per le prossime gare, il successo non è un fattore decisivo”.
Qual è la tua priorità dei prossimi sei mesi, la Premier League o la Champions League?
“Sarò assolutamente onesto, l’ho detto anche ai giocatori, il campionato resta l’obiettivo principale. Per quanto riguarda la Champions League, più vai avanti e più tutto diventa complicato, ma vogliamo proseguire il più possibile”.
Fred, Rakitskyi e Petriak sono stati squalificati per la prossima partita di campionato. È un problema non averli all’inizio?
“Non credo. I loro posti saranno occupati da altri giocatori di cui ci fidiamo. Le assenze non saranno una scusa in nessuna circostanza”.
Come approcceranno i giocatori al match contro il Chornomorets avendo in mente la sfida con la Roma?
“Per giocare nello Shakhtar, devi essere motivato in ogni momento. I ragazzi sanno quanto il campionato sia importante per noi, sapendo che è la priorità dovrebbero essere concentrati su esso. Se questo non accade, rischiano di non giocare contro la Roma. Voglio che i giocatori capiscano: l’obiettivo non è la Champions League, ma il campionato. Chi non sarà pronto con il Chornomorets, sicuramente, non avrà neanche la possibilità di essere motivato per la sfida contro la Roma”.