Cambio Campo - Cilli: “Mou e Palladino giocano un tipo di calcio diverso, ma sono simili in una cosa. Di Gregorio è un portiere da big”

03.05.2023 19:05 di  Emiliano Tomasini  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini
Cambio Campo - Cilli: “Mou e Palladino giocano un tipo di calcio diverso, ma sono simili in una cosa. Di Gregorio è un portiere da big”
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Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.

L’ospite di oggi è Luca Cilli, giornalista di Tuttomercatoweb.com, con il quale abbiamo parlato di Monza-Roma.

Galliani ha dichiarato che il modello del Monza è il Sassuolo. In estate i neroverdi hanno spesso ceduto i loro giocatori più importanti per poi puntare su giovani da valorizzare, dobbiamo aspettarci un mercato simile questa estate da parte del Monza? Un giocatore come Carlos Augusto, autore di una grande stagione, sembra interessare a molte squadre:
“Da questo punto di vista, il Monza è diverso dal Sassuolo. Come sottolineato da Galliani nei mesi scorsi, il club non è intenzionato a cedere i calciatori più importanti. Anche perché non ha la necessità di vendere. L’obiettivo del Monza è di stabilizzarsi in Serie A e di migliorarsi anno dopo anno. Quest’anno sta giocando un grande calcio e sta conquistando risultati anche al di sopra delle aspettative. L’obiettivo dell’anno prossimo sarà migliorarsi e per farlo non si priverà dei giocatori più importanti. In estate si ripartirà dalla base di quest’anno per poi costruire una squadra ancora più forte. Carlos Augusto è uno degli esterni sinistri più forti in circolazione, l’obiettivo del Monza però è di prolungargli il contratto e trattenerlo”.

Visti gli ottimi risultati ottenuti dall’arrivo di Palladino, c’è un po’ di rammarico per il brutto inizio di campionato? L’anno prossimo l’obiettivo è lottare per l’Europa?
“Rammarico no, perché strada facendo il Monza si è tolto grandissime soddisfazioni, al di là di quelle che erano le aspettative a inizio anno. Parliamo sempre di una società che ha giocato il suo primo anno in Serie dopo 110 anni di storia. L’obiettivo era la salvezza, giocare un buon calcio, far divertire i tifosi e cercare di ottenere qualche vittoria prestigiosa. Con l’arrivo di Palladino tutto questo è stato raggiunto. Sono sicuramente più le soddisfazioni che i rimpianti. Come ho detto, l’anno prossimo l’obiettivo è migliorarsi. Il club è ambizioso, Berlusconi e Galliani non giocano per partecipare, ma partecipano per vincere o provare a farlo. Con qualche aggiustamento, questa rosa può lottare per l’Europa”.

Palladino è sicuramente l’uomo chiave della stagione del Monza. Sappiamo che è un allievo di Gasperini, in cosa però è diverso dall’allenatore dell’Atalanta? C'è invece qualcosa che può ricordare Mourinho?
“Palladino è un allenatore estremamente intelligente. È un giovane con molte idee e grandi qualità. È stato molto bravo a farsi apprezzare dai suoi giocatori. Sa creare l’empatia giusta per ottenere grandi risultati anche in situazioni complicate. È bravo a creare l’empatia con la squadra, con i tifosi, con la dirigenza, quindi proprio con l’ambiente in generale. In questo mi ricorda Mourinho. Calcisticamente però sono molto differenti. Palladino viene dalla scuola Gasperini, e si vede. Gioca con aggressività a tutto campo, in verticale e con gli uno contro uno. Però per me il suo grande merito è essere riuscito a entrare nella testa dei giocatori in un momento molto complicato”.

Tra le grandi sorprese di questo Monza c’è Di Gregorio e già si parla e scrive di un interesse per lui da parte di alcune big. È un giocatore pronto per una grande squadra?
“Di Gregorio è un portiere molto forte. A inizio anno il titolare sarebbe dovuto essere Cragno, che era stabilmente nel giro della Nazionale, Di Gregorio ha però meritato il posto da titolare ed è riuscito a far restare in panchina un portiere importante e bravo come Cragno. Di Gregorio ha tante qualità: è bravo tra i pali, nelle uscite, è un portiere moderno, è molto abile anche con i piedi e questo lo rende ancora più appetibile per una big. Quindi, per rispondere alla domanda, è sicuramente un portiere da grande squadra”.

In questa stagione il Monza ha già battuto alcune big come Inter, Juventus e Fiorentina, c’è fiducia verso la partita contro la Roma? La squadra vuole fare un’altra impresa?
“Assolutamente sì. L’obiettivo del Monza è quello. Ora, con la matematica salvezza, la squadra può giocare con la testa libera e questo è un grande vantaggio. Arrivati a questo punto, il Monza non vuole porsi limiti e dimostrare di poter giocare ad alto livello contro le grandi del campionato, come la Roma ad esempio. Mentalmente e fisicamente la squadra sta molto bene. Con l’arrivo di Palladino, la squadra ha fatto una grande crescita dal punto di vista mentale. I giocatori hanno già dimostrato di non avere paura di nessuno e di volersela giocare sempre. La Roma non dovrà sicuramente sottovalutare il Monza”.

Come giocherà il Monza contro la Roma?
“Giocherà come sempre, perché questa è l’identità del Monza. Palladino non cambia in base all’avversario, gioca sempre il suo calcio. Magari cambia un po’ l’aggressività, la pressione, ma l’atteggiamento è sempre lo stesso. La squadra ha un’identità chiara e non cambia”.