Cambio Campo - Monari: "Mihajlovic ha dato al Bologna una nuova consapevolezza, a Roma se la giocherà a viso aperto"
Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.
L'ospite di oggi è Simone Monari, redattore de la Repubblica, con il quale abbiamo parlato di Roma-Bologna.
All'andata, complice una brutta prestazione della Roma, il Bologna di Inzaghi si impose per 2-0. Cosa non ha funzionato con il tecnico per arrivare al divorzio tra lui e la società?
“I risultati, come sempre succede quando si cambia allenatore. Il Bologna sotto la sua guida ha vinto soltanto due partite: quella assolutamente imprevista con la Roma e la gara di una settimana dopo, sempre in casa contro l'Udinese. Per il resto qualche pareggio e molte sconfitte, un atteggiamento tattico sempre prudente e difensivo. Il sospetto che la squadra fosse un po' più forte di quanto riusciva ad esprimere c'era, probabilmente Inzaghi non è riuscito a tirare fuori il meglio dai suoi giocatori, tanto è vero che con Mihajlovic sono arrivati 4 punti in due partite”.
Con l'avvento di Mihajlovic, com'è cambiato il Bologna da un punto di vista tattico?
“Il Bologna di Inzaghi era una squadra molto prudente, come detto, che giocava con un 3-5-2. Mihajlovic ha chiesto ai suoi da subito di giocare con più coraggio e propone un'idea di gioco più offensiva, utilizzando il 4-2-3-1 come modulo. Al di là dei propositi, c'è da dire che per il momento sta rispettando questa visione, sia contro l'Inter che contro il Genoa i rossoblù hanno disputato due gare coraggiose, giocando a viso aperto”.
La società ha investito nel mercato di gennaio, portando a Bologna giocatori come Soriano e Sansone. Questi nuovi arrivi, possono aiutare la squadra nella lotta salvezza?
“Beh sono due giocatori di spessore, esperienza, in grado di alzare il tasso qualitativo della squadra che era un po' scadente. Potrebbero pagare qualcosa al livello fisico nel lungo periodo, non avendo giocato molto ultimamente nelle loro precedenti squadre, ma sono due in grado di risolvere le gare con delle giocate. Oltre a loro vanno aggiunti Lyanco ed Edera, presi in prestito dal Torino. Il primo purtroppo si è fermato per infortunio, ma entrambi potranno risultare utili alla causa”.
Il Bologna non sta segnando molto e nella trasferta di Roma mancheranno Palacio e Destro, come schiererà i suoi in attacco Mihajlovic?
“Sì Palacio è squalificato e Destro si è fatto male in rifinitura, al suo posto giocherà Santander come punta centrale. Per il resto, Mihajlovic schiererà un 4-2-3-1, con Sansone, Soriano e uno tra Edera e Krejci alle spalle del paraguaiano. La soluzione che vede Krejci in campo garantirebbe un maggiore equilibrio al Bologna, ma per come si è posto il tecnico in conferenza stampa, mi aspetto un Bologna che provi a giocare a viso aperto, quanto meno per ritrovare quella fiducia nei suoi mezzi che è mancata nei mesi con Inzaghi”.
Considerando le vittorie di Genoa, Empoli ed Udinese, il Bologna ha bisogno di fare punti. I rossoblù credono nell'impresa all'Olimpico?
“Ovviamente la Roma è molto favorita, ma ripeto: Mihajlovic ha dato una consapevolezza alla squadra e questo conta. Il Bologna inoltre viene da due risultati utili consecutivi, che per una squadra così non è poco, quindi mi aspetto una partita coraggiosa”.
Il Bologna ha in rosa tre giocatori che sono passati da Trigoria: Skorupski, Calabresi e Destro. Un giudizio sul loro rendimento stagionale?
“Skorupski sta facendo una buona stagione. Qualche errore c'è stato, com'è normale che sia. Il problema è che quando a sbagliare è il portiere, l'errore porta ad un gol subìto quindi viene amplificato rispetto a quelli di altri giocatori. Il rendimento di Calabresi è una delle poche note liete del Bologna di Inzaghi. Un ragazzo che è arrivato per poco, che faceva fatica a giocare in Serie B ed è stato in grado di ritagliarsi uno spazio importante in Serie A. Destro è un calciatore del quale si parla da tanto tempo, senza però mai arrivare ad un punto. Con Inzaghi ha trovato pochissimo spazio. Mihajlovic lo ha rilanciato e lui ha segnato nell'ultima gara contro il Genoa, ritrovando il gol dopo un anno. Purtroppo adesso si è fermato per questo infortunio, ci teneva molto a giocare contro la sua ex squadra. La speranza è che il nuovo tecnico sia in grado di recuperarlo, perché il Destro visto negli ultimi mesi di Donadoni e nell'esperienza di Inzaghi, era un calciatore ormai ai margini del progetto”.