Parma, Cuesta: "La personalità non ha niente a che fare con la carta d’identità. Valuto la prestazione con tanti aspetti positivi"

Parma, Cuesta: "La personalità non ha niente a che fare con la carta d’identità. Valuto la prestazione con tanti aspetti positivi"Vocegiallorossa.it
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Ieri alle 21:03Avversario
di Maurizio Rasa

L'allenatore del Parma, Cuesta, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine di Roma-Parma. Ecco le sue parole:

Cuesta a Sky Sport

Come valuta la prestazione del Parma? C'è stato qualche episodio che avrebbe potuto far cambiare il risultato della partita?
«Valuto la prestazione con tanti aspetti positivi, ma anche con alcuni aspetti che non sono stati al massimo, e questo ci ha portato al risultato che non era quello che volevamo. Ci sono stati episodi dove, se fossimo stati un po’ più precisi, avremmo potuto portare il risultato dalla nostra parte, ma così non è stato. L’unica cosa che possiamo fare adesso è essere ottimisti per gli aspetti positivi, ma allo stesso tempo analizzare quello che non è stato fatto bene, riflettere, migliorare e concentrarci per la prossima partita».

In queste riflessioni quanto c’è di positivo nella crescita dei suoi ragazzi? Perché anche oggi l’età media era bassa, ma la personalità è sembrata forte contro una squadra che è prima in classifica, come il Napoli.
«La personalità non ha niente a che fare con la carta d’identità, è un atteggiamento, un modo di vivere. Noi cerchiamo di trasmettere questo spirito ogni giorno, perché crediamo che con quell’atteggiamento si possano fare prestazioni di livello. Speriamo che queste prestazioni possano poi portare risultati positivi con continuità, ed è su questo che dobbiamo concentrarci».

Ci è piaciuto il modo in cui lei vive le partite, con grande empatia con i giocatori. Lei è il più giovane allenatore della Serie A, appena 30 anni. Quanto è orgoglioso di questo fatto?
«Io parto sempre dal presupposto che le persone provano sempre a fare del loro meglio. Quando provano a fare il massimo, l’unica cosa che posso fare io come allenatore è provare a fare altrettanto. I ragazzi sono incredibili: il loro atteggiamento non solo in partita, ma anche in allenamento, come lavorano in palestra, come si preparano nei video, sono sempre focalizzati. Fanno tutto ciò che è necessario. Quando dai tutto, senti che come allenatore devi fare lo stesso. Loro hanno tutto il merito per quello che fanno, e quello che continueranno a fare è spingere per migliorare ogni giorno, con la speranza che questo ci porti ai risultati che tutti vogliamo».

Cuesta in conferenza stampa (a cura dell'inviato all'Olimpico Marco Campanella)

Differenze tra Premier e Serie A?
"La tattica c'è ovunque, non so fare paragoni. Le dinamiche sono diverse, ma non so altro: in Premier c'è più transizione, dinamismo rispetto all'Italia".

Qualche rimpianto? Ha parlato con Gasperini?
"Sì, trenta secondi. Abbiamo dato tutto, non ho rimpianti: ci abbiamo provato fino alla fine. Analizzeremo quanto fatto per consolidare le note positive e migliorare in vista del Bologna per fare il risultato che tutti noi speriamo".

La difesa a quattro?
"Fino ad adesso stiamo facendo entrambe: a 5 eravamo soldi, lo vogliamo consolidare e migliorare anche ora a quattro. Vogliamo migliorare per creare di più e concretizzare".

La Roma ha fatto tanta pressione, perché? Il gol come lo spiega?
"Loro hanno cambiato subito un uomo, noi abbiamo faticato di più: spesso non siamo usciti dalla nostra metà campo. Poi, credo che ci abbiamo provato fino all'ultimo, non siamo riusciti a fare un altro gol. Adesso, dobbiamo analizzare quanto fatto e pensare al Bologna".

Dove metti la Roma in una potenziale griglia del campionato?
"Una squadra forte, le dinamiche sono particolare: il risultato è influenzato da episodi e non so dire se vincerà. Loro sono super organizzati, con identità e completezza: si vede la mano di Gasperini. Hanno tanta qualità, sarà una squadra super competitiva".

Cuesta a DAZN

Continua il percorso di crescita del Parma, ma arriva una sconfitta. Come commentare questo match, partendo dalle cose buone o da quelle meno buone? È arrivato comunque il primo gol in trasferta, lo ha segnato Alessandro Circati, che è un po' un insostituibile della sua squadra. Dal punto di vista difensivo, il Parma continua a essere una squadra che ha un buon rendimento, nonostante i due gol subiti. Questo è il punto di partenza. Poi i gol, come diceva anche Cherubini nel prepartita, arriveranno. Noi proviamo a migliorare in entrambe le fasi: meglio difendiamo, sicuramente avremo più probabilità di attaccare bene e viceversa. Siamo stati capaci di costruire occasioni e situazioni di pericolo, non siamo riusciti a concretizzare alcune di quelle che magari potevano far cambiare la direzione della partita, ma continueremo a lavorare per farlo diventare una realtà e siamo assolutamente convinti, come diceva il direttore, che arriveranno».

Ha debutato Cremaschi stasera, mi dici due parole su questo ragazzo di cui si parla benissimo?
«Sì, lui ha un dinamismo che gli permette di giocare tra le linee e di inserirsi negli spazi della difesa, il che ci può dare tanto. Ha bisogno anche di un adattamento, perché proviene da un campionato diverso, e adesso noi proveremo a accelerare questo percorso il più possibile, affinché ci possa aiutare al massimo».

Bernabé sulla destra.
«L’obiettivo è cercare di adattare le qualità dei giocatori a tutto ciò che vogliamo costruire. Lui ci dà molto perché può offrirci progressione, capacità di creare giocate decisive e, senza dubbio, ci permette di avere altri giocatori in posizioni diverse, il che ci consente di essere più compatti come squadra, dialogare maggiormente e avere il controllo del gioco negli spazi che desideriamo».

L'abbraccio con Soulé.
Sono molto contento per lui, per il suo percorso e per come sta crescendo, soprattutto per la sua mentalità. Sono assolutamente convinto che questo sia solo l'inizio. Quindi, sono felice per lui e spero che tutto vada per il meglio, soprattutto nelle partite in cui non deve giocare con troppa timidezza. Perché, comunque, questo è...»