Thomas Vermaelen, cancellare la mala suerte e riprendersi il campo
Sembra scontato dirlo ma quello che manca alla Roma in questa stagione per tenere il passo della Juventus è la solidità difensiva. Non tanto in merito ai numeri (14 gol subiti in campionato, solo Fiorentina e Juventus ne hanno subiti meno) ma per quanto riguarda la tenuta mentale nei momenti di difficoltà che spesso si traducono in rimonte dolorose, come successo a Cagliari e a Bergamo. Dove cercare quindi tale solidità? La risposta potrebbe arrivare da Thomas Vermaelen, arrivato in prestito quest'estate, che tornerà ad allenarsi domani con il gruppo.
Avrebbe dovuto dare spessore alla difesa romanista e invece il classe '85, nato nella provincia di Anversa, ha confermato purtroppo le perplessità che c'erano sulla sua tenuta fisica. Capitano e punto fermo della difesa dell'Arsenal, ha iniziato a frequentare spesso l'infermeria già durante l'ultima stagione con i Gunners, con dei problemi al ginocchio. Poi la chiamata del Barcellona nella stagione 2014/15, annata da dimenticare visto lo stiramento alla coscia che gli fece collezionare solo 63' nell'ultima gara di campionato. Lo scorso anno sarebbe dovuto essere il suo ma i nuovi problemi alla coscia prima e l'infortunio al polpaccio poi gli hanno fatto giocare solamente 10 gare di Liga. Decide quindi di cambiare aria lasciandosi alle spalle la mala suerte catalana, non prima però di giocare con il Belgio quattro partite intere all'Europeo di Francia, saltando solamente la quinta per squalifica.
L'8 agosto scorso arriva nella capitale e, dopo neanche 9 giorni, gioca l'andata dei preliminari di Champions League in casa del Porto con un esordio che peggiore non poteva essere: due gialli nel giro di 13 minuti e Roma in dieci a 4' dalla fine del primo tempo. Il secondo tentativo è andato meglio, disputando una partita ordinata nel facile esordio in campionato contro l'Udinese (4-0). Terza gara in Sardegna quindi, dove non è stato il diretto responsabile della rimonta cagliaritana ma di certo non ha lasciato un buon ricordo.
Ora sono 11 gare di campionato e 4 di Europa League senza mai essere convocato da Spalletti per colpa di quella dannata pubalgia che non ha mai dei tempi standard per quanto riguarda la guarigione. Domani tornerà in gruppo ma sarà difficile vederlo tra i convocati della gara di domenica contro il Pescara, più facile che ci sia al derby del 4 dicembre anche se il campo potrebbe tornare a vederlo nell'ultimo gara del girone di Europa League, quando la Roma affronterà l'Astra Giurgiu in trasferta.
La speranza è che i tempi bui siano alle spalle e che i giallorossi possano contare sull'esperienza del difensore per fronteggiare al meglio la seconda parte di stagione.