Osvaldo e Destro non sembrano compatibili, sembra impossibile la conferma di Andreazzoli

Nato a Roma il 7 febbraio 1973, nel 2000 inizia a collaborare con Eurosport. Nel 2003 contribuisce alla nascita di Sportitalia di cui diventa dal 2006 responsabile della redazione romana e inviato per la Nazionale di calcio
09.05.2013 06:00 di  Marco Terrenato   vedi letture
Osvaldo e Destro non sembrano compatibili, sembra impossibile la conferma di Andreazzoli

Tutto azzerato. La Roma si è buttata via contro il Chievo all’Olimpico cancellando in appena tre giorni l’impresa di Firenze. La squadra di Andreazzoli si è ritrovata scarica, molle e sconfitta, mettendo di nuovo a rischio, a due turni dalla fine, la qualificazione diretta in Europa League.

Poco conta la beffa subita al 90esimo da Thereau, al primo tiro in porta dei clivensi, che ha regalato agli uomini di Corini una meritata salvezza. Fin lì Totti e compagni avevano creato davvero poco, sbagliando approccio alla gara, un po’ come era accaduto qualche settimana fa nel pareggio con il Pescara, e rimanendo a secco di gol dopo 37 gare consecutive di fronte a propri tifosi.

Tante le colpe dei giocatori, con poche attenuanti se non quella di essere un po’ stanchi dopo la dispendiosa gara con la Fiorentina, colpe evidenti però anche del tecnico romanista.

Andreazzoli, alla terza sconfitta della sua gestione, in pochi giorni ha smontato il 4-2-3-1 che aveva vinto e in parte convinto con Siena e Fiorentina, ridisegnando un 3-4-1-2, con l’utilizzo dei tre attaccanti pesanti, Totti-Osvaldo-Destro e con Pjanic al fianco di De Rossi

Scelte che sono risultate sbagliate perché Osvaldo e Destro non sono apparsi compatibili e perché il bosniaco è sembrato spaesato in un centrocampo che ha sempre faticato a creare gioco e soprattutto a recuperare palloni. Azzardata anche la decisone di puntare contemporaneamente su due esterni come Dodò e Piris, il primo inesperto, il secondo poco adatto per quel ruolo. E a nulla questa volta sono serviti i cambi in corsa con Lamela, Florenzi e Bradley, che poco hanno potuto fare per cambiare la storia.

Non ha portato fortuna neanche la celebrazione dell’Olimpico a 30 anni dal secondo scudetto. Questa Roma per l’ennesima volta ha fallito l’occasione di poter sognare addirittura un quarto posto.

Ora le ultime sfide a Milan e Napoli, diventano fondamentali per non arrivare alla finale di Coppa Italia, con la Lazio, senza l’Europa in mano. Forse non serviranno comunque ad Andreazzoli per una conferma che, a prescindere dalle altalenanti voci su Allegri e Mazzarri, ora appare praticamente impossibile.