Mourinho e gli arbitri: il riepilogo delle polemiche stagionali

23.02.2022 22:22 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Rossi Mercanti
Mourinho e gli arbitri: il riepilogo delle polemiche stagionali
Vocegiallorossa.it
© foto di Image Sport

José Mourinho è stato squalificato per 2 giornate dal Giudice Sportivo dopo i fatti di Roma-Hellas Verona.

Il tecnico giallorosso era già stato espulso dopo Roma-Napoli del 24 ottobre per una reazione esagerata, secondo l’arbitro Massa, a un fallo non fischiato in favore della Roma. Nel corso della stagione, inoltre, lo Special One ha spesso protestato con gli arbitri per alcune decisioni e non solo. Andiamo a riepilogarle e ricordare le sue dichiarazioni “a caldo” nei post partita.

L’ESPULSIONE DI PELLEGRINI – Il 23 settembre scorso la Roma supera 1-0 l’Udinese con un gol di Abraham, ma nel finale il capitano Lorenzo Pellegrini viene espulso dall’arbitro Rapuano, che gli sventola il secondo giallo per essere saltato con il braccio leggermente largo su un suo avversario. Nel post gara, Mourinho commenta a riguardo:

“Non conosco i meccanismi del calcio italiano, però dobbiamo cercare di fare di tutto per farlo giocare. Ho tanti dubbi che quello fosse un secondo giallo, non posso dire che non giochi domenica perché non conosco i meccanismi legali del calcio italiano. Che posso dire? Non posso dire niente, solo utilizzare la parola ridicolo per quel giallo. Il calcio è calcio, non possiamo cambiare con un altro sport, senza contatto. Il calcio è uno sport di contatto. È chiaro ciò che è giallo e ciò che è rosso".

IL KO NEL DERBY – Mourinho perde il suo primo derby della Capitale per 3-2, gara caratterizzata dal raddoppio biancoceleste di Pedro su azione iniziata dopo un contatto in area di rigore laziale tra Hysaj e Zaniolo. Oltre a questo episodio, però, mancherebbe un secondo giallo – e conseguente espulsione – a Leiva per una sbracciata molto simile a quella che, appena tre prima, costa il rosso a Pellegrini. Questo il commento dello Special One:

“L’arbitro e il VAR non sono stati all’altezza di questa partita. L’arbitro ha sbagliato in campo, il VAR ha sbagliato ovunque sia. Questo è troppo. Poi manca il secondo giallo a Leiva. A Pellegrini è stato dato il rosso, oggi niente in due-tre situazioni simili. Sono con i miei giocatori, siamo stati la squadra migliore in campo. Quando prendi tre gol sbagli sempre qualcosa, ma abbiamo giocato, abbiamo dominato, abbiamo dato tutto e messo la Lazio in grande difficoltà. Abbiamo preso due gol in contropiede e uno aspettando un rigore. Hanno gestito bene gli ultimi minuti perché l’arbitro gliel’ha concesso. E niente, basta così”.

ORSATO HORROR – Il 17 ottobre un colpo di testa fortunoso di Kean decise la sfida dell’Allianz Stadium. Partita, però, macchiata soprattutto per il clamoroso errore di Orsato che, anziché aspettare il prosieguo dell’azione, fischia rigore per la Roma con Abraham lesto a insaccare in rete (poi Veretout sbaglierà dal dischetto). In questa circostanza, però, Mourinho evita di alimentare le polemiche:

“Non voglio commentare, non ho tutti i dati in mano. Voglio isolarmi da questo episodio e concentrarmi su ciò che ha fatto la mia squadra. Spero che tutte le parole che abbiamo sentito da parte della Juventus nello spogliatoio vengano dette pubblicamente. Loro sanno perfettamente com’è andata la partita. Io qualche anno fa ho vinto qui senza meritare tanto e oggi ho perso facendo una partita che mostra bene in che direzione andiamo. Una sconfitta rimane una sconfitta e la crudezza dei numeri dice zero punti”.

UN DIAVOLO PER CAPELLO – Il 31 ottobre la Roma perde 2-1 in casa contro il Milan, con la contestata direzione di gara di Fabio Maresca. Due gli episodi da segnalare su tutti: il rigore concesso ai rossoneri per presunto fallo di Ibanez su Ibrahimovic e quello non dato ai giallorossi per intervento di Kjaer su Pellegrini. Soprattutto in quest’ultimo caso, monta l’amarezza perché in Inter-Juventus 1-1 di appena sette giorni prima, un penalty molto simile fu concesso ai bianconeri per intervento di Dumfries su Alex Sandro. Nel post gara, Mourinho è di poche parole tanto da rispondere solo a una domanda tra tv e conferenza stampa:

"Ho paura di essere squalificato e per questa ragione non voglio parlare. Domenica voglio essere in panchina, non voglio avere nessun tipo di processo disciplinare. Mi limito a fare i complimenti al Milan che ha vinto. Fa male al cuore vedere che non c'è rispetto per il romanismo, non c'è rispetto. Il rispetto che abbiamo noi professionisti della Roma e il rispetto che tutti dovevano avere e non è così. Non abbiamo giocato bene, abbiamo giocato contro una squadra con qualità individuale, collettiva, con lavoro di anni. Abbiamo giocato contro una grande squadra. Ma è una partita senza rispetto per i romanisti. Mi fa male, non dico nulla di più. Ho fatto uno sforzo e sono riuscito a portare tutti i miei giocatori allo spogliatoio senza aspettare l'arbitro sulla porta. Siamo riusciti a controllare le emozioni, ora voglio stare in panchina domenica. Ciao, grazie e scusate".

LACUNE IN LAGUNA – Il 7 novembre arriva un’inaspettata sconfitta per 3-2 in casa del Venezia, altro match in cui non sono mancati episodi arbitrali piuttosto dubbi, come il rigore concesso ai padroni di casa o Kiyine che si salva da tre cartellini gialli. Queste le parole dello Special One nell’immediato post:

“C’è una storia più piccola poi, subìto il primo gol su palla inattiva, poi il terzo gol è un’interpretazione negativa del fuorigioco che non ci è riuscito. C’è la storia più piccola, che poi diventa importante che è il secondo gol del Venezia… Devo proteggere me stesso e devo rimanere con le mie sensazioni e non dire niente. Se mi riferisco all’arbitro Aureliano? Potrei anche parlare dei calciatori che andavano ammoniti per falli tattici, abbiamo avuto tante occasioni per fare il 3-1, la più evidente quella di El Shaarawy, però la realtà è che stiamo 2-1 e in controllo e poi quello che è successo… non voglio dire niente più, preferisco dire solo che è stato un momento molto importante per la partita”.

MOURINHO-PAIRETTO, ROUND 1 – La Roma cade 1-0 a Bologna il 1° dicembre con un gol di Svanberg (i felsinei torneranno a vincere in campionato solamente contro lo Spezia lo scorso 21 febbraio, ndr), con Mourinho piuttosto contrariato per l’arbitraggio di Pairetto, reo di aver ammonito il diffidato Abraham (che salterà Roma-Inter) e aver tutelato poco Zaniolo, spesso a terra per interventi avversari:

"Pensiamo già alla prossima. Complimenti al Bologna e ai suoi giocatori che hanno lottato per questo risultato, ma complimenti anche ai miei che hanno affrontato tante difficoltà, tra infortuni, il COVID-19, problemi fisici durante la partita e tutti a lottare per il risultato durante la partita. Sono con loro. Parlo contro me stesso, ma io se fossi Zaniolo inizierei a pensare di non rimanere tanto tempo in Serie A perché mi sento male per lui per quello che deve subire. Per quanto riguarda la mia situazione personale e il mio giallo, siccome Pairetto ha parlato con me dopo la partita, non ho bisogno di commentare la cosa in altro modo".

ANNO NUOVO, POLEMICHE NUOVE – Gara di ritorno contro il Milan, altra sconfitta e altra polemica post gara di Mourinho contro la direzione arbitrale di Chiffi e del VAR Aureliano. Il riferimento è al rigore assegnato ai rossoneri a inizio gara e a quello mancato da concedere alla Roma per trattenuta su Zaniolo:

La partita?
“Siamo rimasti sempre in partita, anche sul 2-0 e poi sul 2-1, fino all’espulsione di Karsdorp. Però una partita di livello tecnico basso. Abbiamo perso palla con una facilità tremenda. Qualità bassissima, però siamo sempre stati nella partita. Per parlare di problemi di qualità e tecnici devo parlare purtroppo anche dell’arbitro e del VAR. Ancora non mi è arrivata nessuna immagine dove si vede chiaramente che è rigore. Si vede che Tammy apre il braccio ma non si vede il tocco netto. Aureliano era a casa ma voleva essere qui, per questo è intervenuto. Ho chiesto una clip ma non l’ho trovata. Se non dai rigore su Zaniolo e Ibanez non dai neanche questo rigore. Su 3 rigori ne ha dato uno solo, perché? Perché ne dai uno? Io non ne avrei dato nessuno, ma perché ne dai uno? Livello tecnico basso nostro ma anche livello dell’arbitro siamo stati sfortunati”.

Dipende se il rigore di Abraham lo ricevi o lo hai contro. Se fossi stato del Milan, avrei detto rigore giusto. Se fossi stato della Roma, avrei detto che il pallone non ha cambiato direzione.
“Hai detto tutto. Se tu dici che da una parte vuoi il rigore, se sei dall'altra parte non lo dai allora il VAR non deve intervenire su cose incerte. Bevi il tuo the e lasci giocare. Se il VAR vuole fare il fenomeno interviene e chiama l'arbitro, che non ha avuto personalità. Era a San Siro davanti al monitor e arrivederci, noi siamo piccoli”.

È una situazione dubbia.
“Esattamente è dubbia. Non posso e non voglio nascondere che noi dal punto di vista tecnico globale abbiamo fatto male”.

ROMA PICCOLINA – Il 5 febbraio la Roma non va oltre lo 0-0 casalingo contro il nuovo Genoa di Blessin. Segna Zaniolo al 90’, ma dopo un lungo consulto l’arbitro Abisso viene richiamato all’On Field Review dal VAR Nasca e decide di annullare il gol. Il motivo? Un pestone di Abraham su Vazquez nel corso dell’azione. Queste le laconiche dichiarazioni di Mourinho nel post:

“Il gol annullato a Zaniolo? Non voglio commentare. Posso commentare la gara, non il gol o il rosso. Preferisco evitare. Possiamo tornare sulla partita. La Roma agli occhi del potere è piccolina. Per annullare quel gol, significa che il calcio è cambiato".

UN AMARO RITORNO – Mourinho torna come avversario nella Milano nerazzurra per i quarti di finale di Coppa Italia. L’accoglienza nei suoi confronti è emozionante, meno l’esito del match con un 2-0 che qualifica l’Inter. Nel post gara, però, c’è spazio per un’altra – nemmeno troppo sottile – polemica nei confronti dell’arbitro Di Bello:

Il secondo gol ha cambiato la partita e ha cambiato l’arbitro, secondo me è stato bravissimo tatticamente fino al 2-0 perché ha arbitrato in una certa maniera, poi dopo il 2-0 ha fatto un’altra partita. Il giallo a me? Un giallo a Mourinho significa tanto. Difendere Zaniolo? Non parlo più, tanto se parlo non cambia niente. È così da inizio stagione, per questo dico che l’arbitro è stato bravo, tanti gialli erano lì e non sono stati dati, dopo il 2-0 è stata un’altra partita e solo un arbitro di qualità può farlo”.

“TI HA MANDATO LA JUVENTUS” - Arriviamo a Roma-Hellas Verona di sabato scorso e a quel “gesto del telefono” nel finale di gara rivolto a Pairetto, reo di aver spezzettato troppo il gioco e aver concesso solo 4’ di recupero. Nessuna dichiarazione di Mourinho nel post gara, ma nelle ore successive iniziano a emergere alcuni dettagli come quella frase “Ti ha mandato la Juventus” rivolta polemicamente proprio al direttore di gara.