Le riserve non sono da Champions League e Mourinho lo sa benissimo
"Guardati, José, sei solo": sicuramente questo è un pensiero che sarà passato nella testa dello stesso Mourinho, nel corso delle riflessioni sul campo del Via Del Mare, mentre la sua Roma non riusciva a buttare la palla in porta per conquistare una vittoria a Lecce che sarebbe potuta essere importantissima per la lotta alla prossima Champions League.
Anche lo Special One aveva capito che la sfida ai salentini fosse la classica situazione (che spesso capita nel corso di queste ultime stagioni) in cui serviva l'episodio per salvare la Roma dalla delusione di tornare nella Capitale con un solo punto. E Mourinho le ha davvero provate tutte. Il tecnico, infatti, vedendo che i suoi 11 titolari continuavano a sbattere sulla solidità difensiva leccese e sui miracoli di Wladimiro Falcone, si è dovuto rivolgere alla panchina per cercare la svolta. Una panchina che, però, non spicca certo per la presenza di assi nella manica: questo lo si capisce perché Mourinho ha chiesto una mano a gara in corso agli unici tre "nomi grossi" a disposizione (dato che Leonardo Spinazzola era il solo assente). La scelta di mandare in campo Georginio Wijnaldum, dopo 6 lunghissimi mesi di stop e non ancora pronto al 100%, indica quanta poca fiducia abbia l'allenatore portoghese nei confronti delle altre alternative in mediana (Camara, Bove, Volpato e Tahirovic). Meglio un mezzo Wijnaldum che un giovanissimo inesperto al 100%? Lo stesso discorso si potrebbe fare anche per l'attacco: i chiamati in causa sono stati Andrea Belotti e Ola Solbakken. Per quanto riguarda il primo, il Gallo non sta di certo vivendo il suo miglior momento in carriera; mentre il norvegese - come detto da Mourinho stesso - ancora ha capito ben poco di dove si trova. Tre giocatori, quindi, che - seppur ognuno per diversi motivi - non potevano di certo incarnare il ruolo di "salvatore della patria". Ma questo era il meglio che offriva la casa.
Con una lotta alla Champions League così aperta, dove sono ben 5 le squadre a contendersi un posto nell'élite del calcio europeo, ogni singolo elemento della rosa dovrà risultare utile ed essenziale per aiutare la sua squadra. Per quanto riguarda le riserve, però, la Roma è una delle compagini più penalizzate tra le pretendenti alle prime quattro posizioni. E Mourinho lo sa benissimo.
Lecce-Roma, sabato 11 febbraio ore 18:00
ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Zalewski, Cristante, Matic (83' Wijnaldum), El Shaarawy; Dybala, Pellegrini (88' Solbakken); Abraham (83' Belotti).
A disp.: Boer, Svilar, Llorente, Celik, Kumbulla, Camara, Bove, Volpato, Tahirovic.
All. José Mourinho
Prossima partita: Salisburgo-Roma, giovedì 16 febbraio ore 18:45
Probabile formazione (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Zalewski, Cristante, Matic, El Shaarawy; Dybala, Pellegrini; Abraham.
Ballottaggi: Matic/Bove.
In dubbio: -
Diffidati: -.
Squalificati: -
Indisponibili: Darboe (rottura legamento crociato anteriore del ginocchio destro).