I grandi poeti del derby romano

14.11.2017 11:30 di  Simone Ducci  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Simone Ducci
I grandi poeti del derby romano
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico De Luca

Il derby romano lo si gioca non soltanto in campo ma spesso e volentieri esso possiede riflessi che anticipano o posticipano i 90’. Nel corso delle stagioni, infatti, molte sono state le frasi, più o meno felici, che hanno condito la stracittadina di Roma.

21 novembre 1999, la Roma del presidente Sensi si impose con un netto 4-1, grazie alle doppiette di Delvecchio e Montella siglate nel giro di 30’, sulla compagine biancoceleste di Cragnotti. “Sembrava di essere su Scherzi a parte” ammise, al termine del match, il patron laziale.

In alcune occasioni, invece, dallo scherzo si giunse anche allo screzio vero e proprio, come quello che vide coinvolti il DS Tare e Luciano Spalletti nel match del 9 aprile 2009, vinto dai biancocelesti per 4-2. In quel frangente galeotto fu un dito sventolato dall’ex giocatore albanese sulla faccia del tecnico di Certaldo, reo quest’ultimo di eccessive lamentele nei confronti del direttore di gara. Il toscano, dopo aver tergiversato sul contenuto della frase indirizzata al DS e dopo essere stato incalzato più volte dallo stesso, ammise a Sky: “Cosa ho detto a Tare? Lui mi ha sventolato il dito sul naso. Gli ho solamente detto di mettere quel dito da un’altra parte”.

Un altro episodio molto significativo fu quello che trovò come protagonisti Claudio Ranieri e un giornalista di fede biancoceleste, che si era lamentato con il tecnico trasteverino circa alcuni episodi dubbi a suo vantaggio nella conferenza stampa dopo il derby del 7 novembre 2010, vinto dai giallorossi per 2-0 contro la Lazio di Reja: "Ma che ve state ad attacca' al fumo della pipa! Io sono allegro e state dando ancora più soddisfazione a tutti i romanisti... li state a fa gode' come ricci. Disse l’allenatore giallorosso, che continuò così: “Ve la state cantando e ve la state suonando”.

A far godere i tifosi giallorossi sono stati anche gli sfottò pronunciati dagli stessi giocatori. Uno dei più famosi rimase la battuta di Totti, il 13 ottobre 2011, sempre nei confronti Edy Reja: "Chi sarà l’uomo derby? Sarà Reja, è un portafortuna”.

Un altro poeta del derby romano fu sicuramente Rudi Garcia. Nella conferenza stampa, alla vigilia del derby datato 22 settembre 2013, espresse chiaramente il significato del disputare la stracittadina capitolina: “Un derby non si gioca, si vince”. Promessa mantenuta visto il 2-0 con cui i giallorossi si imposero nei confronti degli avversari. Al termine di quella partita l’allenatore francese pronunciò lo storico detto: “Abbiamo rimesso la Chiesa al centro del villaggio”, sugellando così l’importante vittoria ottenuta.

Non tutti però hanno sempre usato toni così frizzanti al riguardo di queste partite. L’esempio, a tal proposito, è rappresentato dal tecnico boemo Zeman: “Il derby è una partita come le altre. Il campo è lo stesso, il pallone e l'arbitro sono gli stessi. Il discorso è diverso: il derby è fatto per i tifosi, giustamente”.

Di derby ce ne sono stati e ce ne saranno sicuramente molti. Questa lista sarà quindi destinata ad aumentare, con buona pace di chi ne farà le spese perché a Roma a chi tocca nun se 'ngrugna.