I DUELLI -De Rossi sfida Montolivo a suon di gossip. Fantasia contro fisicità nell'area viola

04.12.2011 12:19 di  Adriano Mazzone   vedi letture
I DUELLI -De Rossi sfida Montolivo a suon di gossip. Fantasia contro fisicità nell'area viola
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Il duello tra Fiorentina e Roma mai come quest'anno mostra caratteristiche e difficoltà simili per entrambe le squadre. Due formazioni giovani e piene di talento, con qualche componente di esperienza che non fa male; due squadre che provano ad imporre il proprio gioco ma che fino ad ora hanno reso meno di quanto ci si aspettasse, e che non riescono a lasciare il proprio marchio su questo campionato. Due allenatori alle prese con provvedimenti disciplinari verso gli uomini simbolo di questa prima parte di stagione, Cerci e Osvaldo, che sarebbero stati anche i due ex della partita, che però guarderanno il match da lontano.
Un match che racchiude in sé tante sfide interessanti, che in attesa delle formazioni ufficiali proviamo ad analizzare.

LA COPPIA RITROVATA - Delio Rossi ha deciso di affidarsi all'estro di Jovetic e la concretezza di Gilardino per fare male alla Roma del più giovane collega spagnolo. Entrambi i calciatori non sono al massimo della forma, ma chissà che la cura Rossi non stia già dando i suoi frutti e gli abbia fatto ritrovare una condizione adeguata a questo tipo di partite. Dall'altra parte dello schieramento, per tentare di arginare la coppia in viola, Luis Enrique si affida a Juan e Heinze, a causa anche delle pesanti assenze di Burdisso e Kjaer che non lasciano molta scelta all'asturiano. Il centrale brasiliano non ha collezionato molti minuti sul terreno di gioco quest'anno, e potrebbe pagare un po' lo scotto soprattutto se si dovesse instaurare un duello in velocità con Jovetic. Al suo fianco c'è però un Heinze che sta dimostrando che i suoi trascorsi in alcune delle squadre più forti del mondo non sono casuali, anche se a volte paga i lapsus collettivi in fase difensiva dai quali non è comunque esente da colpe.

MONTOLIVO – DE ROSSI - Due dei centrocampisti italiani che probabilmente interpretano meglio il proprio ruolo davanti la difesa, e due dei più chiacchierati giocatori del momento, accomunati anche dalle pesanti fasce di capitano che portano sul braccio. Il Montolivo di questo primo terzo di campionato sembra l'ombra di se stesso, accusato dalla tifoseria di voler lasciare la barca viola per approdare magari dagli odiati rivali juventini. Voci o non voci, fatto sta che il centrocampista dei gigliati non riesce ad incidere e l'intera squadra ne risente. Come tutti i suoi compagni deve sperare che il nuovo tecnico riesca a portare una ventata di aria fresca all'ambiente ormai diventato pesante. In contrapposizione, sul versante giallorosso c'è invece un altro giocatore assalito dai rumors di mercato, dei quali però non si cura, ma guarda e passa. Rinnovo o non rinnovo, questo è il dilemma, ma intanto De Rossi gioca e lo fa bene. Spesso è vittima delle defiance del gruppo, ma non si può negare che dia sempre il massimo e stia interpretando il ruolo che il tecnico gli ha affidato alla perfezione. Rincorre e recupera palloni, fa ripartire l'azione e quando deve ripiega in difesa. Ai tifosi potrà non piacere il toto-rinnovo, ma il giocatore non si discute.

FISICO – TECNICA -  Qualunque sia la scelta finale di Luis Enrique, il tridente offensivo della Roma di sicuro non mancherà di estro creativo ed intelligenza tattica. Che ci siano Totti, Bojan e Lamela, o che si opti per Pjanic sulla trequarti al posto del capitano, cambia l'ordine degli addendi, ma il risultato resta lo stesso. Tecnica sopraffina e grande inventiva, supportata da una rapidità dei gioielli hispano-hablanti che potrebbero mandare in tilt qualsiasi difesa. Ciò che manca è quell' esperienza che si acquisisce col tempo e che spesso li porta a commettere errori banali o a peccati di egoismo. Di fronte si ritroveranno due difensori che di tecnico hanno ben poco, ma che nel duello fisico hanno poche possibilità di uscire sconfitti. Gamberini e Nastasic misurano infatti rispettivamente 185 e 187 centimetri d'altezza e sono entrambi dotati di un forte senso della posizione che rende difficile superarli. Il giovane serbo ha ancora poca esperienza come i colleghi di fronte, ma al fianco del più esperto compagno di reparto non ha mai sfigurato. Si preannuncia una bella sfida tra fisico e tecnica, dualismo calcistico che ricalca quello letterario tra cuore e ragione.