Cosa ha voluto dire Mourinho in conferenza stampa
José Mourinho ha finito da poco di parlare in conferenza stampa, alla vigilia del derby contro la Lazio, in programma domani alle 18:00. Uno dei punti forti di José Mourinho è la comunicazione, sia interna, verso i propri calciatori, e sia esterna, verso la stampa e i tifosi. Analizziamo il messaggio che il tecnico giallorosso ha voluto far passare.
CARICA DERBY – Spesso si sente dire dagli allenatori che le partite importanti non vanno preparate dal punto di vista psicologico perché i giocatori sono già sufficientemente carichi. José Mourinho ha puntato su una comunicazione senza slogan, senza voler aizzare o fomentare la piazza e i calciatori. Nessuna frase che possa passare alla storia, low profile e testa solo al campo. Nient’altro.
PELLEGRINI – Da sottolineare l’enorme autocontrollo sulla vicenda Pellegrini. Si vede lontano un miglio che avrebbe parole e considerazioni non gentilissime nei confronti dell’arbitro e di un'espulsione assurda che inciderà profondamente sul derby. Sa che sarebbe controproducente sfogarsi e allora si contiene. Non siamo ancora in un momento tale della stagione da sfoggiare manette o cose simili: “È un arbitro giovane, ha fatto una ca*ata”. Calcio di settembre, calcio più sereno.
TIFOSI – Fin dal suo primo giorno, José Mourinho ha sempre avuto parole dolci per i tifosi, affermando di non aver fatto ancora nulla per meritare l’affetto dei tifosi. Oggi ha sottolineato l’amore della gente dopo la sconfitta di Verona e l’importanza di questa passione per la sua squadra.
EVITATO UN TRAPPOLONE – Riparlare di quel famigerato Lazio-Inter del 2010 e dell’ambiente che si respirava sugli spalti avrebbe esposto Mourinho a una serie di trappole che il portoghese ha accuratamente evitato. Lo Special One ha glissato sull’atmosfera surreale che si respirava quel giorno allo stadio Olimpico. L’obiettivo era di evitare di scaldare gli animi. Basso profilo e testa bassa.