Corsi e ricorsi di Roma-Ajax
L'urna di Nyon ha messo di fronte, per i quarti di finale di Europa League, Roma e Ajax in una sfida davvero suggestiva. Sono diversi gli incroci e i ricorsi storici tra le due squadre, che nella loro storia non si sono incontrate tantissime volte, ma hanno dato vita a curiosi intrighi in chiave di mercato, alcuni che hanno cambiato davvero per sempre il volto della società giallorossa. Con un tuffo nel passato, vediamo tutti gli intrecci che hanno animato i rapporti tra Roma e Ajax nel passato.
QUELL'AMICHEVOLE CHE SCRISSE LA STORIA - Alcune volte è davvero curioso notare come le storie più belle dipendano da piccolissimi dettagli che avrebbero potuto cambiare per sempre ogni cosa. Come nel caso di un'amichevole, il tassello più insignificante nella stagione di un club di Serie A. Siamo nel febbraio 1997, sulla panchina della Roma siede Carlos Bianchi, eroe in Sudamerica con la Coppa Intercontinentale vinta col Velez ai danni del Milan nel 1994, voluto da Franco Sensi per dare una svolta alla propria Roma nell'estate 1996.
L'impatto dell'allenatore argentino non è semplicissimo e tiene banco soprattutto lo scarso feeling col più grande talento giallorosso: Francesco Totti. Bianchi vorrebbe mandarlo in prestito alla Sampdoria, al suo posto gradirebbe l'arrivo del finlandese Jari Litmanen, stella proprio dell'Ajax. A malincuore Sensi si sta convincendo ad assecondare il proprio allenatore e per osservare da vicino la stella degli olandesi viene organizzato nel febbraio 1997 il "Torneo città di Roma", con i giallorossi, l'Ajax e il Borussia Mönchengladbach.
Il destino però si mette all'opera: Totti non viene convocato, a sorpresa, dalla Nazionale Under 21, e rimane a Roma per giocare il torneo amichevole. All'Olimpico va in scena un vero e proprio show del giovane giallorosso, a segno e dominante nel 3-0 contro i lancieri. Dall'altra parte Litmanen è poco più di un fantasma, eclissato dalla luce splendente di Totti. Quella sera il destino della Roma cambia per sempre: Litmanen rimane all'Ajax, Sensi trattiene Francesco Totti, con buona pace di Carlos Bianchi che due mesi dopo verrà esonerato.
ATTESA RIPAGATA - Sei anni dopo Litmanen, la Roma torna a guardare in casa Ajax per rinforzarsi. Gli occhi sono su un promettente difensore centrale romeno, diventato capitano dei lancieri ad appena 21 anni. Nell'estate 2003 i giallorossi acquistano dagli olandesi Cristian Chivu, che si afferma presto come un perno importante della difesa giallorossa.
L'esordio per il romeno è però una vicenda tribolata, arriva più tardi del previsto per dei ritardi sul pagamento. L'attesa viene però largamente ripagata, Chivu gioca in maglia giallorossaquattro stagioni, mettendo a referto 124 presenze e 6 gol.
L'ATTACCANTE SBAGLIATO - Dopo un anno i giallorossi guardando ancora in Olanda. È l'estate 2004, i giallorossi sono a caccia di un grande rinforzo e mettono nel mirino il giovane attaccante dei lancieri, Zlatan Ibrahimovic. Qualcosa però non va nel verso giusto, una punta arriva dall'Ajax ma non è lo svedese: arriva l'egiziano Mido, che inizialmente era destinato alla Juventus. A Torino approda invece Zlatan Ibrahimovic: la storia è stata impietosa nel sancire chi ha fatto l'affare.
CHI SI RIVEDE - Nel doppio confronto contro l'Ajax la Roma troverà una vecchia promessa: Maarten Stekelenburg. Il portiere olandese arriva nella Capitale nell'agosto 2011, diventando il primo olandese della storia giallorossa. Un grandissimo acquisto visto che Stekelenburg era al tempo uno dei portieri più interessanti in circolazione, titolare nella cavalcata degli oranje fino alla finale mondiale del 2010. A Roma però non si vede il grande portiere ammirato all'Ajax, finito addirittura alla posizione numero 33 della classifica IFFHS dei migliori portieri del decennio 2001-2010.
La prima stagione in giallorosso è poco convincente, ma paga anche lo scarso rendimento complessivo della squadra. Nella seconda finisce addirittura in panchina, con Zeman che gli preferisce Mauro Goicoechea, uno che, per usare un eufemismo, non ha lasciato un ricordo positivissimo nella Capitale. Nel gennaio 2013 ha già le valigie pronte per volare a Londra, col Fulham ad aspettarlo, ma all'ultimo secondo salta tutto e fa ritorno a Roma.
Con l'esonero di Zeman e l'arrivo di Andreazzoli torna titolare, anche se poi nel finale di stagione viene scavalcato nelle gerarchie da Lobont. A giugno si consuma finalmente il suo passaggio al Fulham, continuando nella sua parabola discendente intrapresa nella Capitale. La scorsa estate è tornato all'Ajax, e ora è pronto a prendersi la sua rivincita sulla Roma.
PROMESSE TRADITE - L'ultimo arrivo a Roma dall'Ajax è quello di Justin Kluivert. Approdato nella Capitale nell'estate 2018, il giovane olandese prometteva di essere uno dei talenti più interessanti del panorama internazionale, ma in giallorosso non è riuscito a incidere a pieno. Troppi alti e bassi, poi il cambio di modulo col passaggio al 3-4-2-1 ha definitivamente tagliato fuori l'olandese. Nella sua esperienza romana Kluivert ha raccolto, in due stagioni, 9 gol in 68 presenze.
Qualcosa si è intravisto, ma davvero troppo poco per giustificare i 18 milioni spesi dalla Roma. La storia tra i giallorossi è l'olandese potrebbe comunque non essere finita, visto che Kluivert è in prestito al Lipsia e, qualora i tedeschi non lo riscattassero, potrebbe fare ritorno a Roma.
DOPPI EX - Chiudiamo questa rassegna con due giocatori che hanno vestito le maglie dei due club, in ordine inverso. Il primo è Bojan Krkic, arrivato a Roma con un carico enorme di aspettative da Barcellona nell'estate 2011, ai saluti appena un anno dopo. La stagione 2013-204 la gioca all'Ajax, senza riuscire a lasciare il segno nemmeno ad Amsterdam.
L'altro è Urby Emanuelson, cresciuto e affermatosi nelle giovanili dell'Ajax e arrivato a Roma nel luglio 2014. La sua permanenza nella Capitale dura appenaa 6 mesi, nel gennaio 2015 approda all'Atalanta. In giallorosso colleziona appena due presenze.