Borriello nella storia della Roma: la rivincita dell'uomo del dieci
Minuto 68. Dalla sinistra Ljajic serve Florenzi, che è abile a saltare il proprio marcatore e a crossare al centro dell’area di sinistro. Ed è proprio lì che Marco Borriello, realizzando di testa quel gol tanto agognato dalla squadra e dai tifosi, entra ufficialmente nella storia della Roma. Quel gol che affonda il Chievo vale infatti la decima vittoria in altrettante gare dall’inizio del campionato per gli uomini di Rudi Garcia, catapultando i giallorossi al raggiungimento di un nuovo record per la Serie A. E la corsa verso la panchina per abbracciare chiunque gli capiti a tiro, toglie definitivamente dalle spalle di Borriello l’etichetta di problema in favore di un posto nella storia romanista.
Fino ad oggi il rapporto tra la Roma e Marco non si poteva certo definire idilliaco. Dopo i 17 gol messi a segno nella sua prima stagione romanista - la 2010/2011 -, l’attaccante napoletano non è mai stato considerato parte del progetto dagli allenatori che si sono succeduti, rendendo il suo oneroso contratto quinquennale, a quel punto, un vero e proprio problema a cui Walter Sabatini non era mai riuscito a venire a capo. Le esperienze in prestito a Juventus e Genoa, seppur abbastanza positive, non gli valgono l’attenzione di una squadra che sia disposta a puntare su di lui, così Borriello torna nuovamente a Trigoria consapevole del fatto che anche quest’anno per lui non ci sarebbe stato spazio, ignaro del suo immediato futuro.
Ma la Roma e Borriello non avevano fatto i conti con un signore proveniente da Lille, Rudi Garcia, che mette subito in chiaro come il numero 88 sia parte integrante del proprio progetto tecnico, vista anche la probabile partenza di Osvaldo, che si sarebbe concretizzata da lì a poco. E Garcia non ne tesse le lodi da giocatore e uomo spogliatoio soltanto a parole, ma dimostra con i fatti quanto conti sull’attaccante, schierandolo nelle amichevoli e nella prima di campionato a Livorno. Poi, verso la chiusura del mercato, una sua nuova partenza in prestito sembra inevitabile, tant’è che Borriello si rifiuta di entrare nella sfida casalinga contro il Verona, con la testa già lontana da Roma e dalla Roma. Il trasferimento salta, ma Rudi Garcia non lascia il ragazzo ai margini della squadra, bensì lo coinvolge nella sua idea di calcio ottenendo da lui ottime risposte sia a livello caratteriale che dal punto di vista dell’impegno sul campo.
Così, lo sfortunato stop di Capitan Totti è l’opportunità perfetta per Borriello di mettersi in mostra e prendersi una rivincita, cosa che fa alla seconda gara consecutiva da titolare, consegnando la Roma e il nome di Marco Borriello alla storia del calcio italiano con un gol che vale tanto, molto più dei tre punti e del record.