Zaccardo: "Vedrei bene Totti come direttore sportivo"

Cristian Zaccardo, ex difensore campione del Mondo con l'Italia nel 2006, è intervenuto a soccermagazine.it:
Buffon ha fatto intendere di voler arrivare a smettere senza diventare un peso per gli altri. Quando si tratta di campioni, condividi più la filosofia di Gigi che non vuole conoscere cali prima di ritirarsi o quella di Totti e Del Piero che preferivano continuare a giocare il più possibile?
"Io preferisco che un giocatore continui a giocare il più possibile finché la testa glielo permette, quando calano gli stimoli è giusto smettere, ma questo può capirlo solo il giocatore stesso. Io, per dire, ho ancora voglia di giocare. Poi a volte con la carta d’identità ci sono situazioni che ti portano a smettere anche se avresti voluto continuare. Secondo me Totti avrebbe continuato un altro anno, però magari è stato portato da tutto l’ambiente a decidere consensualmente di smettere".
In Nazionale hai avuto modo di giocare proprio con Totti, che inevitabilmente sarà ricordato tra i migliori talenti italiani della storia al pari di Roberto Baggio. In quale settore ti piacerebbero vederlo lavorare in futuro?
"Chiaramente mi piacerebbe vederlo ancora in campo, però purtroppo ci sono un inizio e una fine per tutto ed è capitato l’anno scorso per lui. Come lo potrei vedere? Come direttore sportivo, perché lo vedo più così che come allenatore, poi ho visto che aveva iniziato il corso di allenatore e l’ha abbandonato, quindi non penso che gli piaccia più di tanto".
Mondiali 2006: in pochi sanno che il giorno dopo Italia-Stati Uniti realizzasti un altro autogol, identico, in allenamento…
"Identico no, però su un cross – adesso non mi ricordo di chi – ho messo il piede e purtroppo è ricapitato un altro autogol. Si vede che era periodo, perché fortunatamente in carriera non me ne ricordo tanti altri".
Possiamo affermare che quell’episodio fu più positivo che altro? La stagione seguente a Palermo fu la più prolifica della tua carriera con 6 gol.
"Quello è stato un episodio, poi magari adesso sulla carriera si ricordano tutti di quell’episodio perché è capitato in quella circostanza, però fortunatamente ho dimostrato che vedevo più la porta avversaria che la mia, quindi dopo i numeri hanno testimoniato per i miei goal in Serie A".
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 20/2010 del 11/11/2010
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale: Alessandro Carducci
© 2025 vocegiallorossa.it - Tutti i diritti riservati
