Tacchinardi: "Juventus-Roma? Curioso dei duelli a centrocampo"
Alessio Tacchinardi ha parlato del match tra Juventus e Roma:
Come arrivano alla gara di domenica sera?
“Entrambe con grande autostima. La Roma a Manchester ha dimostrato di poter competere con tutti anche a livello europeo: ha colmato il gap rispetto alle stagioni passate. La Juve invece avrà quel pizzico di rabbia in più per le critiche ingiuste dopo la sconfitta di Madrid: ingiuste perchè ha saputo fare la partita, pur contro un Atletico che pensa soprattutto a chiudersi e a non farti giocare. Sarà una gara aperta, non come l’anno passato quando Conte puntò sull’attesa”.
Di Juve-Roma ne ha vissuti parecchi…
“Sono sempre state grandi battaglie, questa non è una partita come le altre: si sente, c’è grande tensione. In passato la Roma soffriva l’impatto con Torino, la nostra mentalità. Ora è cresciuta anche in questo. Mi sono spesso ritrovato di fronte Totti, che allora giocava molto sulla tre quarti: davanti a lui bisogna solo togliersi il cappello. Non solo per quello che ha fatto, ma anche per quello che può ancora fare…”.
A centrocampo sarà sfida nella sfida.
“Sono molto curioso di assistere ai vari duelli. I due reparti sono i più completi a livello mondiale, non vedo nessuno così forte in mezzo: Arsenal, Borussia, Real, Barcellona… Ecco forse solo Iniesta. Ma qui parliamo di De Rossi, Pjianic, Nainggolan, Strootman e di Pogba, Vidal, Marchisio e Pirlo. Mi spiego? Si deciderà tutto qui”.
Quali saranno le chiavi tattiche?
“La Roma dispone di vere e proprie frecce come Iturbe e Gervinho: sarà una gara aperta e con la loro gamba potrebbero fare la differenza in velocità. Ecco perché Allegri potrebbe difendere a quattro. Poi molto dipenderà dai probabili duelli Nainggolan-Vidal e Pjanic-Pogba”.
Quanto manca Pirlo a questa Juve?
“Ora possiamo dire che il regista è Tevez, spostato venti metri più avanti. Marchisio è migliorato molto nella visione di gioco e nella circolazione di palla. A risentire di questo assetto forse Llorente, più isolato in avanti, ma gli interni hanno dimostrato di saper attaccare benissimo gli spazi. Ma Pirlo, anche in panchina, spaventa. Gli bastano pochi minuti viste le qualità immense. Ora che la Juve punta più sul possesso che sull’impeto poi…”.
Chi parte favorita dunque?
“Saranno entrambe cariche e consapevoli, visti anche i ricambi di assoluta qualità. Per questo bisogna fare i complimenti a Marotta e Sabatini. Ma se dovessi scommettere direi Juventus: per la carica dello Stadium, per la rabbia in più dopo la Champions”, le sue parole a gianlucadimarziocom.