Roma, ok la rivoluzione ma conta vincere
Roma – Oltre la rivoluzione culturale, oltre quella tecnico/tattica, oltre una nuova idea di gioco, la verità è che contano solo i tre punti. Va bene la trama di passaggi, il possesso palla reiterato, il divieto di sprecare i palloni lanciandoli in avanti, ma l’importante rimane vincere. “Ditemi dov'è il foglio? Io firmo per vincere 1-0. L'obiettivo è fare una bella partita e vincere per dare allegria ai tifosi. Questo è l'obiettivo. Non ho dubbi che arriveremo alla prima vittoria all'Olimpico e, dopo che ci saremo arrivati, penseremo anche a fare più gol. Per adesso penso solo a vincere contro una squadra fortissima come l'Atalanta. Senza la penalizzazione sarebbe la prima in classifica”. Luis Enrique comincia a scontrarsi con la dura realtà del calcio italiano, dove se non arrivano i punti, le panchine cominciano a scaldarsi.
L’Atalanta fa paura – Lucho non rinuncia al suo gioco offensivo, al suo modulo, alla sua idea di calcio. E non sbaglia nel farlo, perché la coerenza è uno dei valori maggiormente apprezzati in un tecnico dai propri giocatori. Però il tecnico asturiano sta iniziando a capire quanto sia dura la Serie A, quanto ogni “maledetta” domenica (o sabato…) sia una battaglia. E lo sarà sicuramente oggi pomeriggio, alle 18.00, contro un’Atalanta capolista e motivata. Colantuono potrebbe schierare con un 4-4-1-1, con Moralez dietro a Denis unica punta. Riflettori puntati su Schelotto, vero pericolo per una Roma che concede molto sulle fasce. Sbagliato aspettarsi una Atalanta arrembante dall’inizio, più reale ritrovarsi i bergamaschi attenti in fase difensiva, molto bassi, e pronti a ripartire rapidi in contropiede sfruttando gli spazi lasciati dalla Roma. In panchina scalpita Gabbiadini, compagno di Under 21 di Borini. Il presente è di Denis, il futuro potrebbe essere su.
Ecco la Roma – “Devo convincere i miei giocatori che è sempre meglio difendersi con il possesso palla nella metà campo avversaria. Fatica di più chi rincorre il pallone, non chi lo tiene. Non dobbiamo snaturarci, non dobbiamo abbassare i ritmi di gioco. Più siamo veloci e diretti verso la porta avversaria, meglio è”. Queste sono le direttive di Luis Enrique non solo per la partita di questo pomeriggio, ma per il resto del campionato. Il tecnico asturiano può tirare un sospiro di sollievo: Daniele De Rossi, pedina fondamentale del centrocampo giallorosso, è tornato ad allenarsi regolarmente. Non ci sarà Stekelenburg, tenuto a riposo in via precauzionale. Ancora una volta non convocato Juan. Il difensore centrale si sente pronto e parecchio arrabbiato per l’ennesima tribuna. Il tecnico non lo ritiene ancora in forma. Sabatini pensa ad una sistemazione.
Ecco la lista dei convocati:
Portieri: Lobont e Curci.
Difensori: Burdisso, Cassetti, Cicinho, Heinze, Kjaer, Rosi e Josè Angel.
Centrocampisti: De Rossi, Pjanic, Pizarro e Simplicio.
Attaccanti: Borini, Borriello, Bojan, Osvaldo e Totti.
Attaccanti: Borini, Borriello, Bojan, Osvaldo e Totti.