Roma femminile, confermata De Vecchis
La Roma calcio femminile conferma la sua numero 8, Giorgia De Vecchis, centrocampista del 1993 a cui piace dettare alla squadra i tempi di gioco. Avere la fiducia della squadra per lei è la cosa più importante.
Vera lottatrice, non si arrende davanti a nessun ostacolo, anche fuori dal campo. Ed è proprio fuori dal campo che ha giocato e vinto la più dura delle battaglie.
"Riguardo la scorsa stagione - racconta - non ho molto da dire a livello personale. Posso dire che molte compagne mi sono state vicine così come mister Seleman, Simone Santoloci ed il prof Fabrizio Pentenè. Posso dire che brucia l'aver sfiorato la vittoria finale e che ringrazio le compagne che mi hanno fatto sentire come se fossi stata in campo con loro. Per la prossima stagione per me si apre un capitolo nuovo, voglio recuperare il tempo perso, ma contemporaneamente mettere in campo la voglia e l'esperienza che ho maturato in questo anno."
- Dalle tue dichiarazioni si intuisce che hai attraversato un periodo molto brutto, vuoi raccontarcelo e dire cosa ti è successo?
"A fine anno scorso ho iniziato un percorso molto importante a livello medico, un percorso che sapevo sarebbe stato duro, ma ho fissato l'obiettivo finale e ho lavorato giorno dopo giorno per arrivare al traguardo senza intoppi e nei tempi prestabiliti e devo dire che alla fine ci sono riuscita, grazie alla mia famiglia. Mentre le mie compagne combattevano per il sogno che volevamo realizzare ad inizio anno tutte insieme, io combattevo la mia personale partita convinta di poter vincere e così è stato!"
- Cosa o chi ti ha aiutato a superare questo periodo così duro?
"Mi hanno aiutato a superarlo molte persone. Una fra tutte dico mia madre che mi è stata vicino tutti i giorni, ma voglio ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine anche solo con un pensiero o un messaggio".
- Questa particolare esperienza di vita ha cambiato qualcosa in te?
"Sì, forse è presto per dirlo, ma ora mi sento cambiata. Vedo molte cose da una prospettiva diversa, ho imparato a dare il giusto peso alle cose. Ho imparato che nella vita ci vuole coraggio, ma allo stesso tempo bisogna vivere con leggerezza per essere pronti ad affrontare le sfide che il destino ci riserva."