Roma, chi sono i tre pupilli di Gasperini

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di VG Redazione

Ci sono già sufficienti statistiche, numeri e dati da poter consultare per tracciare un bilancio dell'inizio della nuova avventura di Gian Piero Gasperini sulla panchina della Roma. Non serve solamente leggere la classifica di serie a per rendersi conto dell'ottimo lavoro che sta svolgendo. Interessante è anche capire quali sono i giocatori che si possono già considerare suoi pupilli. Nella speciale classifica, oltre al portiere Svilar, ci sono diversi giocatori sempre in campo che già in estate, durante le previsioni, erano inseriti nei possibili pupilli dell'ex allenatore dell'Atalanta. L'elenco è lungo ma noi ne abbiamo scelti tre di quelli che giocano sempre e che, sempre rispettando le previsioni, si sono dimostrati non solo all'altezza ma anche validi soldatini per l'allenatore che, infatti, a loro non rinuncia praticamente mai. I tre giocatori sono Mancini, Koné e Soulé. Ognuno di loro, per motivi diversi, è un insostituibile per Gasp.

Dall'Atalanta alla Roma
Gioca in casa, con Gasp, Gianluca Mancini. I due si sono conosciuti ai tempi dell'Atalanta. Proprio le ottime prestazioni di Bergamo avevano convinto il club giallorosso a puntare su di lui. Mancini è il leader difensivo della Roma. Gioca da centrale nella difesa a tre di Gasp. Ha una media voto alta, gli errori sono minimi, è uno degli artefici di una difesa già solida nonostante, in passato, guardare giocare le squadre di Gasperini era come assistere a partite di Premier League con tanti gol e ritmi elevati. La sorpresa di questo inizio di stagione, invece, è un allenatore pragmatico che sta proponendo un calcio diverso da quello di Bergamo e in cui, comunque, Mancini resta il faro difensivo ma anche il leader carismatico. Non è solo, però, a guidare la difesa.



Un prezioso alleato in mezzo al campo
In campionato, non ha saltato un minuto. Gasperini, quando può, non rinuncia mai a Manu Koné e gli ha concesso qualche minuto di riposo solo in Europa League, senza fargli disputare tutti 90 minuti in nessuna delle tre gare europee della Roma (Nizza, Lille, Viktoria Plzen). In Serie A, invece, il tecnico piemontese non rinuncia mai a lui. Una presenza costante in mezzo al campo, dinamismo, forza, personalità per recuperare palloni e per affacciarsi nella metà campo offensiva. Anche al 90', Koné ha la forza e il fiato per giocare ad alto ritmo e se Gasperini riuscirà a farlo essere pericoloso anche negli ultimi metri allora la Roma potrà contare su un centrocampista completo, di altissimo livello.

Un talento pronto ad emergere
Anche di Matias Soulé già in estate si diceva un gran bene. Quante volte tutti hanno pensato che Gasperini sarebbe stato l'allenatore perfetto per esaltare il suo calcio? Lo scorso anno, complice anche il grande salto e l'investimento che pesava, Soulé aveva avuto diverse difficoltà, ma anche i cambi in panchina e i tanti ruoli non lo avevano aiutato. Con Gasperini e il suo 3-4-2-1, invece, l'argentino fa quello che gli riesce meglio: l'esterno a destra che rientra dentro al campo, che fa gol e assist, che dribbla, che illumina la manovra. Aspettando Dovbyk e Ferguson, l'ex Frosinone - scuola Juve - è il riferimento offensivo della Roma. Già diversi gol e prestazioni sempre sopra il sei. Oggi Soulé ha tutto per imporsi e per diventare non solo giocatore prezioso in attacco ma anche leader della squadra sempre pronto a trascinare i compagni. Al resto penserà il talento e il suo sinistro con Dybala accanto che potrà solo aiutarlo a crescere tra consigli utili e una parola sempre positiva nei suoi confronti. Gasperini, ed è storia, ha sempre saputo valorizzare gli attaccanti mettendoli nelle condizioni di divertirsi segnando tanti gol, vedi i casi Muriel, Ilicic o Gomez. Senza dimenticare Lookman.