Paolillo: "Mourinho è un uomo dalle grandi sfide, per questo ha accettato la Roma". AUDIO!
Il dirigente Ernesto Paolillo, un trascorso e una fede dell'Inter, ha parlato a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio:
Milan-Inter 1-1?
"Non sono soddisfatto, il pareggio non serve a nessuno: né all'Inter né al Milan. Era l'occasione ideale per recuperare una vittoria su tutti, anche perché di occasioni ne sono state costruite. Senza cattiveria e gol però non serve a nessuno".
Con le altre big mancano i successi.
"C'è una costante, è mancata la giusta cattiveria in attacco per mettere dentro la palla".
Lautaro sembra bloccato?
"Siamo nel normale momento che può vivere un attaccante, ma la determinazione manca a chi sta accanto a lui. Un attaccante può essere tecnicamente bravo ma deve voler mettere la palla in rete".
Dove si nota di più l'assenza di Conte?
"Nel saper inculcare una spinta e un agonismo esasperato nei propri giocatori. Quello fa la differenza: forse c'è troppa gentilezza nei confronti di questi...".
Si aspettava che Conte avrebbe accettato il Tottenham?
"Il rapporto prezzo-convenienza ha giocato nella scelta: guardate bene con che stipendio è andato lì... Non so quanti altri lauti così ne trovi in questo momento e di panchine libere in giro ce ne sono poche. Magari qualcuna si libera ma non è detto sia così ben remunerata. Ci sta, specie se ha ottenuto la promessa di rinforzi decorosi".
Mourinho le sembra lui?
"Non per colpa sua. La difesa della Roma non mi sembra fenomenale, in più con quell'insieme del parco giocatori puoi avere anche l'allenatore più preparato, ma ti manca qualità. C'è molto da rifare in quella rosa e Mourinho può essere l'uomo giusto per consigliare la proprietà e fare acquisti mirati".
Con che motivazioni è tornato?
"Lui è sempre stato uomo da grandi sfide e grandi obiettivi. In un momento come questo riuscire a dimostrare che una squadra come la Roma viene portata ai vertici altissimi ai quali lui mira è una di quelle enormi sfide: è molto più difficile vincere con una Roma che con una Juventus. Se vuoi la sfida vai a Roma...".
La Champions League è alla portata?
"Assolutamente sì, il campionato è estremamente equilibrato e l'ha dimostrato la partita di ieri sera. Se sono da scudetto le varie Inter, Napoli e Milan può esserlo anche la Roma, ben riequilibrata e con qualche rinforzo. Sarà un campionato estremamente combattuto, con quattro-cinque, anche sei squadre senza scordarsi di Atalanta e Lazio. C'è un equilibrio incredibile e in più vedo la mancanza di grandi difensori come di grandi attaccanti, si sta tutto livellando".
Quanto danneggiano le limitazioni dalla Cina, per l'Inter?
"Mi auguro che in Cina le cose si assestino un momento e che la grossa crisi paventata nel settore immobiliare si metta a posto. Magari cambierebbero umori e facoltà data agli investimenti esteri, anche nel calcio, dalle autorità cinesi. Se questo non cambia sarà difficile per la famiglia Zhang costruire un'Inter più forte. Quest'anno ha fatto miracoli Marotta, credetemi".
A gennaio dovrebbero intervenire sul mercato?
"Solo se capita l'occasione: prendere qualcuno di uguale livello a quelli che hai sarebbe come buttare via soldi".
In quale reparto?
"In attacco. Di centrocampisti ce ne sono tantissimi, ma davanti ci vorrebbe qualcuno con maggiore cattiveria. Ma senza la giusta opportunità, avanti così".
Perché Giulini non riesce a tirare fuori il Cagliari dai guai?
"Io ho una grande stima di Tommaso Giulini, ho avuto modo di conoscerlo bene nel CdA dell'Inter: è capace, innamorato del calcio e ha molta testa. Temo che sia stato un attimo mal consigliato, non è da lui prendere certe decisioni che hanno pesato in negativo sulla società. Mi auguro che passi questo momento, che decida da solo, per come è capace di fare. Ci vuole calma, nervi saldi e tornare a fare le giuste valutazioni dopo qualche errore".
Quanto serve il nuovo stadio di Milano?
"Una città come Milano ha bisogno assoluto di un nuovo stadio, San Siro è molto datato e non rimodulabile. I quartieri si stanno ammodernando in maniera notevolissima, sono convinto che bisogna scegliere in fretta: se si tarda ancora arriveranno tutti quei partiti a modello no-vax o no-green pass. Si rischiano difficoltà incredibili".
Ottimista per Italia-Svizzera?
"Sì, mi auguro fortemente che si vinca e non ho nessun dubbio sulla bravura di Mancini. Bisogna però che i suoi uomini siano tutti in forma ed ho invece l'impressione che la Nazionale sia specchio del campionato e che in campionato manchi molta cattiveria. Ci sono buoni attaccanti ma non risolutori decisivi".