Lippi: "Impossibile sorprendersi della qualità di Totti. Non rimpiango nulla del calcio italiano"
Intervenuto sulle frequenze di Radio IES, l'ex CT della Nazionale Campione del Mondo 2006 Marcello Lippi ha parlato di alcuni temi riguardanti il nostro campionato e la Roma:
Sulla Serie A.
“Sta confermando le mie aspettative: la Juventus e il Napoli sono le protagoniste, l’Inter è partita bene, il Milan in quel grande rinnovamento, ha avuto qualche problema e ora si sta ritrovando. Il calcio delle critiche e delle polemiche non lo seguo, non mi interessa”.
Sulla Roma.
“Ha una squadra molto nuova: insieme a squadre come Inter, Napoli e Milan, ci sono anche i giallorossi e la Lazio”.
Del Piero.
“Credo che sia stata una sua scelta. Si è chiuso un rapporto e ha voluto fare un po' come me che volevo fare una cosa completamente diversa. Io ho scelto la Cina, lui l’Australia”.
Su Totti.
“Non è rimasto solo lui, c’è anche un altro campione come Perrotta. Quando parlo con Totti e Del Piero, non ho mai la sensazione che possano smettere di giocare. Secondo me non ci hanno ancora pensato”.
Sorpreso dalla stagione del capitano giallorosso?
"No, come si fa a sorprendersi della qualità che mette in campo. Nessuna sorpresa”.
Sui talenti classe ’92 in serie A?
“Sono dei grandi campioni che non dipendono dall’arrivo di stranieri in Italia. I talenti nascono, poi dipende dai campioni che ci sono in squadra: per esempio nel Milan l’esplosione di El Shaarawy dipende dal fatto che Ibrahimovic è andato via, altrimenti non ci sarebbe stata”.
Cosa rimpiange del calcio italiano?
“Assolutamente niente. Ci sono stato per tanti anni e mi sono tolto tante soddisfazioni culminate con la vittoria del mondiale di Germania”.
Il suo numero 10 preferito?
“Sicuramente Del Piero, perché abbiamo vissuto 10 anni di carriera insieme e ho visto la sua crescita professionale e umana. Zidane invece è il più grande calciatore che mi è capitato di allenare insieme a Ronaldo… non quello attuale, ma il fenomeno”.