Les Herbiers, Pichot: "Sento l'inno della Roma prima di ogni partita"
Matthieu Pichot, finalista della Coppa di Francia con i Les Herbiers (persa 2-1 con il PSG), è stato intervistato dal sito ufficiale della Roma vista la sua fede calcistica giallorossa. Queste le sue parole:
Dove nasce il tuo amore per la Roma?
"È del 2009. Sono andato in vacanza a Roma e mi sono innamorato della città, e naturalmente del club, Roma è per me l'unico club della Città Eterna. Scopri un museo all'aperto e la Roma è quell'immagine, con alcuni giocatori che rimangono fedeli per tutta la loro carriera. Non ho mai avuto la passione per nessun club in Francia. Per dirti, in finale contro il PSG, non ho nemmeno chiesto ai giocatori una maglia, per me è la Roma, guardo ogni partita".
Sei mai stato all'Olimpico?
"Due volte, a Roma-Cagliari non ricordo l'anno, e per il derby dell'anno scorso, sempre in Curva Sud, e c'era la mia famiglia al derby. Il match era alle 13, c'era un tale fervore... È un pubblico di appassionati. Si dice che sono un po' pazzo, ma quando sono lì, mi sento normale (ride, ndr)".
Ascolti l'inno della Roma prima delle partite. Da quanto lo fai?
"L'ho fatto una volta prima di una partita, e abbiamo vinto. Da allora l'ho ascoltato ogni volta, prima di entrare in campo per il riscaldamento, mi trascende, sono più concentrato dopo averlo fatto. Mi fa sentire bene e quando senti questo inno, la pressione del palcoscenico in cui sto, sparisce".
Cosa pensi della stagione della Roma?
“Stanno vivendo una grande stagione. All'inizio c'erano dei dubbi perché Spalletti se n'era andato, proprio come Francesco Totti. Sarebbe dovuta essere una stagione di transizione ma hanno fatto un ottimo lavoro. Sono piacevolmente sorpreso dalla squadra e dal percorso in Champions League. Nessuno ci avrebbe immaginati fin qui”.
Da professionista e anche appassionato di calcio, ti fai prendere dalla passione in campo o ti calmi pensando ai tifosi sugli spalti?
"La passione spesso prende il sopravvento, ma mi metto anche nei loro panni e riesco a calmarmi (ride, ndr)".
Ti manca Totti in campo?
“Ricordo la sua ultima partita come se fosse ieri, è stato fantastico e molto emozionante, scatena le passioni, ma il fatto che sia presente con il gruppo, sia in casa che in trasferta, è importante per il club".
Te sei il portiere dei Les Herbiers, come valuti Alisson?
“Non è stata facile per lui la scorsa stagione perché Szczęsny ha avuto un ottimo anno. Ma si era già fatto un nome nelle partite di coppa e si è confermato in questa stagione. La sua ascesa è enorme, e ha fatto dimenticare Szczęsny. Fa parte dei migliori 5 al mondo”.
Non abbiamo nessuna influenza sul club, ma se la Roma ti offrisse un lavoro?
“È il sogno supremo, vengo senza problemi (ride, ndr)".
Un undici ideale della Roma da quando la segui?
“Alisson; Panucci, Manolas, Mexes, Kolarov; Nainggolan, De Rossi, Pjanic; Totti; Salah, Dzeko”.