L'esplosione di Gvardiol e il retroscena sull'interessamento della Roma

02.12.2022 14:05 di  Andrea Gonini  Twitter:    vedi letture
L'esplosione di Gvardiol e il retroscena sull'interessamento della Roma
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Dietro la maschera, il miglior difensore di questo Mondiale. Josko Gvardiol, leader della difesa della Croazia, è il simbolo della Nazionale che ha eliminato il Belgio nella fase a gironi della kermesse qatariota e dopo la finale di Russia 2018 si promette di diventare ancora la mina vagante del torneo. Gvardiol gioca al Lipsia ma in passato, quando il ragazzo era giovanissimo, alcuni club italiani provarono a portarlo a casa. Come Inter e Roma.



Dall'Inter alla Roma. Poi i soldi del Lipsia.
Anno 2017: Gvardiol finisce sul tavolo dell'Inter. Gli scout nerazzurri studiano il profilo del giocatore senza mai dare l'affondo anche se una prima offerta finisce sul tavolo della Dinamo Zagabria. Rifiutata. Nell'academy giocava terzino sinistro e mediano, nelle posizioni era un ottimo talento ma non era quello che rubava maggiormente l'occhio. La rivoluzione arriva con Dalibor Poldrugac in panchina: diventa centrale di difesa, in Youth League lo iniziano a seguire da tutta Europa. Il prezzo sale, la Roma su input di Gianluca Petrachi c'è già sul ragazzo. Siamo tra il 2019 e il 2020, la Dinamo non molla e allora arrivano le inglesi. Offerta pesante del Leeds United a fine sessione estiva, l'accordo pare pronto ma sbuca il RB Lipsia che coi soldi e col progetto fa la differenza.

Prenotato e acquistato a caro prezzo. Ora vale quattro volte tanto
Il 28 settembre del 2020, dunque poco più di due anni fa, il Lipsia sottoscrive un preaccordo: acquisto a titolo definitivo e quinquennale che parte solo dall'estate del 2021. Dopo due anni da professionista, è in Germania, dove arriva per quasi venti milioni. Diventato oramai centrale difensivo a tutti gli effetti, si trasforma immediatamente in un leader della formazione dei bibitari. Ora il prezzo è schizzato alle stelle: prima del Mondiale il Lipsia chiedeva 60, adesso può spingersi anche a 80 per quello che il ct Dalic definisce già "il miglior centrale del mondo". Forse è presto. Ma se continua così, non per molto.