Il primo allenatore di Nzonzi: "Da piccolo era già intelligente in campo, ma non mi sarei mai aspettato che diventasse campione del mondo"

03.09.2018 17:19 di  Andrea Cioccio   vedi letture
Il primo allenatore di Nzonzi: "Da piccolo era già intelligente in campo, ma non mi sarei mai aspettato che diventasse campione del mondo"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Smaïl Bouadbdellah, primo allenatore di Nzonzi quando giocava nel Racing Club de France football Colombes 92 ed attuale giornalista di BeIN Sports, ha rilasciato un'intervista a Le Parisien, in occasione del ritorno del francese nella sua città natale per festeggiare la vittoria del mondiale con i suoi concittadini. Queste le sue parole riguardo al centrocampista della Roma.

Che ricordi ha di Steven Nzonzi da bambino?
"Come educatore sportivo ho lavorato solo un anno al club, ma siccome ero anche un operatore del centro di intrattenimento per i campi di vacanza della città di Colombes, ho avuto l'opportunità di averlo molto spesso con me. Ricordo in particolare l'estate del 1999, in una colonia sull'isola di Groix: Nzonzi non ha lasciato un solo istante la maglia della squadra della Nigeria!".

Come insegnante di calcio, ha scoperto il suo potenziale?
"A quell'età rilevammo la sua intelligenza sul terreno, il suo senso del gioco, e capimmo anche che era un bravo ragazzo, quadrato, con una buona educazione e un buon ambiente familiare. Ma da lì a predire una carriera così internazionale e un titolo di Campione del Mondo... A quel tempo, non era ancora enorme come poi è diventato".

Che rapporto ha con lui oggi?
"Sia che si tratti di Steven Nzonzi o di altri, sono sempre rimasto in contatto con i bambini del club. E non solo quelli che sono diventati calciatori. Anche se la mia professione mi porta ovviamente ad avere legami speciali con i calciatori e questo è il caso di Steven, con il quale parlo molto. Soprattutto per quanto riguarda il suo nuovo status e il suo ruolo di esempio. Ne è perfettamente consapevole. Lui stesso aveva degli idoli e ora assume questo ruolo. Ricordo che una sera, dopo un incontro di Champions League, mi disse che voleva tornare a Colombes, vedere gli insegnanti, incontrare i giovani... Tutto questo si materializza oggi (l'altro ieri, ndr) con l'aggiunta di un titolo di Campione del mondo".

E in futuro, quale potrebbe essere la sua implicazione?
"Il Colombes Racing Club ha la tradizione di dare il nome di un giocatore a una categoria di bambini. Quelli nati nel 2006 diventeranno quindi la "promozione Nzonzi"! Ciò implica che Steven verrà più volte all'anno, parteciperà alla formazione e condividerà la sua esperienza. Questa è un'opportunità eccezionale per i bambini e per il club. Questo soprattutto perché Steven ha questa doppia ancora: la città di Colombes dove è cresciuto e il club in cui ha iniziato a giocare a calcio".