Sassuolo, Volpato: "Tra i miei riferimenti nel calcio c'è Dybala. Matic è come un fratello maggiore"

Sassuolo, Volpato: "Tra i miei riferimenti nel calcio c'è Dybala. Matic è come un fratello maggiore"
Oggi alle 10:30Altre notizie
di Marco Rossi Mercanti

Cristian Volpato, attaccante del Sassuolo, ha rilasciato una lunga intervista al portale australiano Football 360 Australia, eccone di seguito alcuni dei passaggi più salienti. Il suo racconto inizia dalla figura di Fabio Grosso:

Un giudizio su Grosso?
«Posso solo dire cose positive sull'allenatore perché fin dal primo giorno in cui è arrivato, mi ha detto: "Voglio farti diventare un calciatore. Voglio farti diventare un vero calciatore. Ce la puoi fare, perché hai le qualità giuste". Da quel giorno abbiamo avuto alti e bassi, come capita a tutti, ma tendo ad ascoltarlo sempre e a seguire i suoi consigli perché lui ce l'ha fatta».

DIfferenze tra Italia e Australia?
«Il calcio qui è come una religione, quindi se non si qualificano per tre Mondiali di fila, sarà un vero disastro per il calcio italiano. Anche per i tifosi e per i bambini che stanno crescendo. Non credo che nessuno dei bambini che sta crescendo abbia mai visto l'Italia giocare una Coppa del Mondo, il che è piuttosto triste».

Quali sono i tuoi obiettivi?
«Ho grandi aspettative per me stesso. Voglio diventare uno dei migliori giocatori d'Europa. Giocare in Champions League; voglio giocare nelle competizioni più importanti e penso di poterlo fare. Credo in me stesso e ho grandi ambizioni. Qui siamo come una famiglia, quella è la chiave di tutto. Hanno riposto fiducia in me, acquistandomi, e io sto solo cercando di ripagarla, lavorando e sperando di segnare un paio di gol».

Chi sono i tuoi riferimenti nel calcio?
«Mi sono innamorato di Dybala, di Cristiano Ronaldo per la sua mentalità e di Totti e di tutti i giocatori dell'Italia del 2006 perché ha vinto i Mondiali. Totti? Non credo che nessuno conosca Roma meglio di lui. Quindi avere una persona come lui che ti prendesse sotto la sua ala protettrice è stato fantastico. Mi ha aiutato nella vita di tutti i giorni e mi ha dato consigli, e credo che i suoi consigli siano i migliori che si possano ricevere. Ho solo parole di elogio per lui e gli sono molto grato».

Chi ti è rimasto impresso quando eri alla Roma?
«Mourinho, ma anche Matic. Nemanja è come un fratello maggiore per me: è intelligente, sa tutto. Mi ha preso sotto la sua ala protettrice alla Roma e anche qui. Mourinho è stato come un padre, vedeva noi giovani giallorossi come figli suoi, voleva proteggerci e aiutarci il più possibile. Come un padre, a volte poteva arrabbiarsi con te per svegliarti. Non posso fare a meno di ringraziarlo per quanto fatto con me a Roma».