Genoa, De Rossi: "Contro questa Inter dobbiamo essere perfetti"

Genoa, De Rossi: "Contro questa Inter dobbiamo essere perfetti"
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di Benedetta Uccheddu
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(ANSA) - GENOVA, 12 DIC - Reduce da due vittorie consecutive, e con una classifica che inizia a farsi più serena, il Genoa di Daniele De Rossi domenica sfiderà al Ferraris l'Inter, avversario durissimo. "Affrontiamo una squadra molto forte, con la consapevolezza che, se questa sensazione di positività che si respira in città viene tramutata in presunzione, l'Inter è la squadra migliore per farci passare la serenità e la positività - sottolinea De Rossi-. L'Inter, se non trova una squadra quasi perfetta di fronte, rischia di umiliarti e di sfondarti, sono quasi perfetti. Sono riusciti a fare tanti gol al Como, e sono una squadra arrabbiata, perché hanno perso una partita che non meritavano di perdere, per un episodio non dubbio, ma brutto e chiaro. Saranno carichi per il loro obiettivo, che è lo Scudetto. Quindi noi dobbiamo essere perfetti". Sarà una di quelle gare che mentalmente non vanno nemmeno preparate, ma sarà il campo a decidere il risultato. "Abbiamo visto tante squadre fortissime perdere contro altre molto meno forti. Ho giocato vent'anni perdendo contro squadre meno forti, e vincendo contro squadre molto più forti. Ogni partita si può vincere. C'è bisogno di consapevolezza e conoscenza dell'avversario, non basta dire che è forte, la classifica ce lo dice già.

Dobbiamo capire perché è forte, in che frangente è forte, e contro che tipo di squadra è stato forte negli ultimi anni. Ogni squadra forte ha una sua lettura da fare, e se la sbaglieremo, la responsabilità sarà la mia. I miei ragazzi dovranno essere perfetti, se vorranno battere una squadra come l'Inter, che da anni gioca a livelli altissimi". Sarà una sfida anche e soprattutto tra De Rossi e Chivu, in passato prima compagni, e poi avversari in campo. "Eravamo molto giovani quando giocavamo insieme. Eravamo due che in campo avevamo sempre qualcosa da dire, sia a livello tattico che motivazionale. Quando parlo di lui, ho in mente il ricordo di un ragazzo tanto intelligente e tanto giusto. I suoi successi mi provocano felicità, ovviamente non domenica sera- aggiunge De Rossi ridendo -. Sono contento di riabbracciarlo, e poi nel suo staff c'è Kolarov, che è come un fratello. Ma non ho scritto a nessuno dei due questa settimana, per non metterli in imbarazzo". (ANSA).