Evani: Cassano? Al Milan non potrà permettersi certe cose
Alessandro Paoli di “Vox Populi Romani” ha raggiunto telefonicamente Alberigo Evani, storico centrocampista del Milan, squadra con la quale ha vinto tutto in Italia e in Europa tra il 1980 e 1993, chiedendogli la sua opinione sul campionato di Serie A, la Champions League e il calciomercato.
Quale squadra vede favorita per il successo finale in un campionato così livellato come quello di quest’anno?
“Sicuramente il Milan, nonostante lo stop contro la Roma di San Siro, rimane l’accreditata numero uno allo scudetto. I rossoneri sono in un ottimo momento di forma e credo che alla fine la spunteranno su tutte. Detto questo però, non dobbiamo dimenticarci dell’Inter, che con l’avvicendamento Benitez-Leonardo può trovare nuovi stimoli. Poi c’è sempre la Juventus, che ha cambiato tanto in estate, ma che sta trovando una sua fisionomia ben precisa. Infine, oltre le solite, Lazio e Napoli, che rappresentano un po’ delle sorprese”.
Da ex milanista, come ha visto le ultime operazioni di mercato, che hanno portato un rossonero come Leonardo sulla panchina dell’Inter, ma che hanno visto anche Cassano approdare in rossonero, quando sembrava già nerazzurro?
“In merito a Leonardo, dico che le decisioni delle persone vanno rispettate. Mi rendo conto che, vestendo i panni del tifoso, ci si può sentire traditi, ma Leonardo ha chiuso la sua parentesi al Milan ed essendo un professionista è normale guardarsi attorno. Evidentemente il progetto dell’Inter l’avrà convinto nonostante i suoi trascorsi rossoneri. Su Cassano, dico che parliamo di un talento, che sembrava fosse maturato; invece, è caduto di nuovo, compiendo un gesto poco educato verso il suo Presidente. Il Milan ha approfittato di questa rottura tra il giocatore e la Sampdoria, che ovviamente non intendeva più tenerlo. Tutto qua! Cassano al Milan non potrà più permettersi certi atteggiamenti. L’ambiente rossonero è molto attento a certe cose ed esige che i suoi calciatori si comportino da uomini e professionisti seri”.
Parliamo adesso di Champions League. Come considera il sorteggio di Nyon per le nostre italiane?
“Il sorteggio, tutto sommato, poteva andarci anche peggio. Tottenham, Bayern Monaco e Shakhtar Donetsk sono alla portata di Milan, Inter e Roma. Molto dipenderà da come le nostre squadre arriveranno all’appuntamento europeo, ma sono sicuro che se la possono giocare senza problemi”.
Infine parliamo di lei e della sua Under 18. Lei, nell’ultimo stage tenutosi a Coverciano dal 19 al 22 dicembre, ha convocato in azzurro ventisei atleti. La squadra più rappresentata è stata la Roma con cinque atleti: Pigliacelli, Orchi, Caprari, Ciciretti e Piscitella. Come mai questa folta presenza giallorossa?
“In Italia sono poche le squadre che fanno scendere in campo tanti ’93. La maggior parte della società preferisce far scendere in campo calciatori del ’92 o addirittura del ’91, a discapito dei ’93. La Roma non è tra queste società ed è per questo che offre così tanti calciatori all’Under 18 azzurra. Questi sono tutti calciatori importanti, specie quelli davanti e mi riferisco a Caprari, Ciciretti e Piscitella, che sono tutti e tre dei brevilinei dotati di un ottimo dribbling. Va sottolineato però, che con l’avvento di Arrigo Sacchi nel ruolo di coordinatore delle nazionali giovanili, i calciatori vengono convocati non soltanto tenendo conto delle conoscenze tecnico-tattiche, ma anche e soprattutto dei comportamenti etici che questi dimostrano in campo”.