Dudek: "Contro il Milan a Istanbul parò Woytjla"
Jerzy Dudek ringrazia Karol Woytjla per il supporto avuto nel 2005 durante la finale di Champions League tra Liverpool e Milan a Istanbul. "Non fu la mia mano a opporsi a Shevchenko, ma un'altra mano ben più importante della mia", ha confessato l'ex portiere dei Reds a Premium Calcio.
Il 37enne, ora al Real Madrid, regalò nel 2005 un`incredibile Champions League agli inglesi. Il polacco parò tutto, ipnotizzò Sheva con un salvataggio davvero miracoloso e distrusse i nervi dei rossoneri al momento dei rigori, ballando sulla linea di porta e imitando la 'spaghetti dance' del suo predecessore Bruce Grobbelaar, portiere degli anni '80. Dudek chiarisce il rapporto che lo legava a Karol Woytjla, il papa polacco che nel 2000 gli aveva spedito, in Olanda, una lettera di congratulazioni: lui, che militava nel Feyenoord, era stato premiato come miglior giocatore del campionato olandese e Giovanni Paolo II volle manifestargli la sua felicità e la sua stima. "Tempo dopo - racconta Dudek - andai a Roma da lui e gli regalai la maglia di portiere e i guantoni della nazionale polacca". Il pontefice, infatti, da giovane era stato portiere proprio come Dudek. "Lessi un suo libro poche ore prima della finale di Istanbul e mi ispirò moltissimo. Quella mano era la sua e io lo pensai subito. `Questo è un momento tuo`, dissi rivolgendomi al cielo. I rigori del Milan - termina - comunque non furono ben parati, ma mal tirati".