Di Michele: "Vincere la Conference League darebbe qualcosa in più a Mourinho". AUDIO!
L'ex attaccante David Di Michele ha parlato in diretta durante Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio:
La Salernitana?
“Dopo Crotone, Nicola sta facendo sognare un’altra città e io so cosa significa giocare a Salerno. Si sono rilanciati e sta creando caos anche nelle altre, basta vedere i cambi di allenatore. Tutte armi a favore della Salernitana e di Nicola”.
Serve cambiare allenatore a così poco dalla fine?
“La scossa devi trovarla già di tuo, per amor proprio. Queste sono decisioni che potevi fare un mese fa massimo, ora è un pieno tsunami. Immagino però che le società abbiano i loro buoni motivi”.
Le lezioni degli anni scorsi non sono servite a Genoa e Cagliari.
“No, anche se sono casi diversi. Preziosi voleva disfarsi del Genoa, è arrivata una proprietà straniera che non si è affidata a persone che conoscessero la Serie A e infatti non riescono a venire fuori dalle difficoltà. Segnava solo Destro e ha iniziato a non giocare più… Il Cagliari invece ogni anno cambia diversi allenatori".
Senza una squadra da certe posizioni.
"Esatto. C'erano anche certi profili d'esperienza, ma sono andati via. Adesso c'è una squadra di giovani e con pochissimi elementi di personalità che possano trascinarli".
La stagione del Napoli è positiva con il ritorno in Champions League?
"Era il primo obiettivo. Per come è andata poi, qualcosa da recriminare c'è: fino a tre giornate fa erano in lotta per il campionato. Facevo il tifo per il Napoli e mi dispiace, non sono riusciti a mantenere la giusta mentalità e serenità: lì c'è sempre qualcosa che non va, anche quando vinci. O il presidente o chi per lui, trovano il modo di destabilizzare. Non hanno retto alle pressioni, Milan e Inter ci sono più abituate".
Cosa sta portando lo scudetto verso il Milan?
"Pioli ha fatto un gran lavoro nel tenere il gruppo compatto e far stare sul pezzo anche chi ha giocato poco o l'anno prima tentennava. Penso a Tonali, quest'anno il giocatore in più rispetto allo scorso. Ha dimostrato di avere grandissima personalità, come lo stesso Leao che di recente sta facendo partite di livello. E poi ha rivitalizzato Bennacer, Kalulu, Tomori... Oggi come oggi è l'allenatore che ha fatto meglio in Italia negli ultimi due-tre anni".
Con un centravanti più prolifico sarebbero già campioni?
"Sì, ad occhi chiusi. Già così sono due punti sopra l'Inter, con Ibrahimovic o Giroud tutto l'anno avrebbero già vinto lo scudetto".
La stagione della Roma cambierebbe con la Conference?
"Sicuramente riuscire a portare un trofeo dopo tanti anni a Roma darebbe qualcosa in più a Mourinho. In generale lavorare lì è molto difficile e lo stesso allenatore con qualche dichiarazione ha un po' infiammato l'ambiente".
Chi sale in Serie A?
"Per me saliranno direttamente Lecce e Monza. Mi sembrano le favorite, hanno un vantaggio mentale e di punti".
Le difficoltà di Crotone e SPAL cosa dicono?
"Che quando retrocedi dalla Serie A puoi rischiare di fare fatica. Anche il Parma ha tentennato tutto l'anno, tanti bassi e pochi alti".