Ceferin, presidente UEFA: "Bisogna combattere il razzismo, ma serve l'aiuto dei governi"

15.10.2019 16:33 di  Danilo Budite  Twitter:    vedi letture
Ceferin, presidente UEFA: "Bisogna combattere il razzismo, ma serve l'aiuto dei governi"
Vocegiallorossa.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

In un lungo comunicato apparso sul sito della Uefa, il presidente Aleksander Ceferin ha effettuato una decisa presa di posizione sul tema del razzismo: "C'era un tempo, non molto lontano, in cui la famiglia del calcio pensava che il razzismo fosse un ricordo lontano. Gli ultimi due anni però ci hanno dimostrato che un tale pensiero era, nel migliore dei casi, compiacente. La crescita del nazionalismo in tutto il continente ha alimentato comportamenti inaccettabili e alcuni hanno iniziato a pensare che la platea calcistica sia il posto giusto per dar voce alle loro orrende visioni".

"Come organo di governo, so che non vinceremo nessun concorso di popolarità. Però alcune idee espresse riguardo l'approccio della UEFA alla lotta al razzismo hanno oltrepassato parecchio il limite. La UEFA, in stretta cooperazione con la rete FARE (Football Against Racism Europe), ha istituito un protocollo in tre fasi per identificare e punire comportamenti razzisti durante le partite".

"Le sanzioni della UEFA sono tra le più dure nello sport per club e associazioni i cui tifosi si macchiano di razzismo durante i nostri match. La sanzione minima è una parziale chiusura dello stadio, una mossa che costa alle società ospitanti almeno centinaia di migliaia di perdite e attacca un'etichetta ai loro tifosi".

La UEFA è l'unico organo calcistico a squalificare un giocatore per dieci partite in seguito a comportamento razzista, la punizione più dura nel gioco. Credetemi, la UEFA è decisa a fare tutto il possibile per eliminare questa piaga dal calcio. Non possiamo permetterci di essere compiacenti con ciò; dobbiamo sempre sforzarci di rafforzare la nostra risolutezza".

"Più in generale, la famiglia del calcio, dall'amministrazione ai giocatori, dagli allenatori ai tifosi, ha bisogno di lavorare con i governi e con le ONG per combattere il razzismo e marginalizzare queste visioni aberranti della società. Le associazioni calcistiche da sole non possono risolvere i problemi. I governi devono fare di più a riguardo. Solo lavorando insieme nel nome della decenza e dell'onore potremo fare progressi.