Calciopoli - Di Pietro: "Moggi è un furbo. La prescrizione è un'altra partita truccata"
«Moggi? È un furbo. Chi dice di aver vinto per prescrizione non ha il mio apprezzamento. È un’altra partita truccata», così Antonio Di Pietro ha commentato a Rete Sport la sentenza dell’ultimo grado di giudizio su Calciopoli. L’ex pm e tifoso juventino, ha stigmatizzato il comportamento di Moggi ed evidenziato come «gli arbitri Dattilo e Bertini hanno avuto più dignità, rinunciando alla prescrizione, andando fino in fondo per provare la loro innocenza. Se uno ha l’anima pulita e non ha davvero nulla da nascondere agisce così». La riflessione di Di Pietro, però, ha spaziato anche sul sistema della giustizia sportiva, che nasconde molte falle e «chiude spesso gli occhi»: «Perché nessuno mi ha mai chiamato in quel settore? Mi intrigherebbe come ambito – ha detto l’ex pm – ma nessuno ha mai voluto sfruttare la mia professionalità in merito, probabilmente perché sanno che non sarei controllabile…». Tuttavia il problema, relativamente a Calciopoli, non è tanto Moggi, e su questo Di Pietro ha dichiarato di voler «attendere le motivazioni della sentenza», ma l’uso della prescrizione (è attualmente in discussione un disegno legge per l’allungamento dei tempi, ndr): «Io non sono contrario alla prescrizione, ma quando inizia un processo vorrei arrivare a conoscere una sentenza “di merito” e non “di impossibilità”, perché un reato prescritto non è un reato non commesso, ma semplicemente un reato che per tempi troppo lunghi non è stato possibile giudicare. Certamente, dall’altro lato, bisogna garantire che la macchina della giustizia si muova ed operi entro i termini della prescrizione stessa».