Boniek: "Difficile capire cosa sia successo alla Roma. Chiamata dalla nuova società? Il mio telefono è acceso, ma voglio responsabilità concrete"
Il presidente della federazione polacca ed ex calciatore della Roma, Zbigniew Boniek, è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport.
La crisi della Roma?
“Dopo l’ultima partita mi è venuta la febbre altissima. Mi sembra che la Roma con l’organico che ha a disposizione fino a qualche settimana fa aveva fatto molto bene, poi qualcosa è successo, difficile capire cosa da fuori. Ho fiducia in Fonseca, ha un’idea di calcio importante, forse dovrebbe avere a disposizione giocatori più importanti, certamente qualcuno sembra un po’ leggerino, a parte Dzeko e pochi altri. La Roma con questa rosa se arriva quarta in campionato, ha fatto un grande risultato. Certamente bisogna rialzarsi il prima possibile e ricominciare a vincere, perché l’Atalanta ora come ora si è allontanata”.
Se la nuova società dovesse chiamarla, risponderebbe presente?
“Attualmente sono il presidente della Federazione Polacca, ho tantissimo di lavoro da svolgere in vista dell’Europeo ma il mio secondo mandato scadrà ad ottobre e non potrò esser rieletto. Certamente sono legato alla Roma, sono diventato tifoso della Roma, vivo nella capitale quando non sono in Polonia e se la nuova proprietà Friedkin, una volta che si insedierà, dovesse chiamarmi, ascolterei la loro eventuale proposta. Fui chiamato poco prima che terminasse l’era Sensi, ma declinai quella proposta di Rosella, con grande rispetto, perché mi fu proposto un ruolo che non mi portava ad avere una responsabilità concreta. Per il mio carattere mi piace fare le cose concrete e avere responsabilità in un ruolo. Qualcuno qui in Polonia sostiene che farò il vicepresidente e comanderò alle spalle di un altro uomo, ma sbaglia perché a me piace fare tutto alla luce del sole: se sono il capo comando, altrimenti faccio altro. Comunque il mio telefono è sempre acceso, in futuro vedremo”.