Benitez: "La Juventus è la più forte e lo sarà ancora. Allegri un tecnico forte come Conte"

18.07.2014 14:34 di  Andrea Fondato   vedi letture
Fonte: Tuttonapoli.net
Benitez: "La Juventus è la più forte e lo sarà ancora. Allegri un tecnico forte come Conte"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Rafael Benitez, allenatore del Napoli, ha parlato oggi in conferenza stampa dal ritiro azzurro a Dimaro. Ecco le sue parole raccolte da Tuttonapoli.net.

Quanto l’ha stupita il divorzio tra Conte e la Juventus? Può riaprire i giochi?
"Io penso alla mia squadra. La rosa della Juventus è sempre stata la più forte e lo sarà ancora. Non cambia molto, non credo che siamo diventati i favoriti. Allegri è un tecnico forte come Conte, vediamo che succede ma il loro livello sarà sempre alto".

Il Napoli sarà migliore dell’anno scorso? Resisterete all’assalto per i big?
"Noi non vendiamo questi giocatori, hanno margini di crescita, possono fare di più e per noi è importante trattenerli. Ai tifosi è facile dire puntiamo a qualcosa, ma bisogna dimostrare sul campo di poter vincere contro chiunque, senza paura, con la mentalità di giocarcela per vincere sin dall’inizio".

Le altre si stanno rinforzando, il Napoli dov’è sulla griglia di partenza?
"Stiamo facendo il mercato che possiamo e dobbiamo fare. Manca ancora tanto ma, come ho detto prima, stiamo solo all’inizio e tutto può cambiare. La classifica dell’anno scorso dice che la Juventus è la più forte, poi c’è la Roma e poi noi. Se c’è un acquisto spettacolare e poi si fa male o non gioca, è più forte o no? Noi puntiamo sul dividere i gol e non averne uno da trenta gol".

La dimensione del Napoli è come quella del tuo Valencia, restare ai vertici e poi provare ad approfittare?
"Il Napoli non può spendere 300 milioni, ma deve costruirsi per mantenersi lì. L’anno scorso abbiamo vinto la Coppa, fatto il record di punti del club ma non è bastato. Restiamo così, miglioriamo e vediamo se capita l’occasione giusta".

Quanti acquisti servono  per essere competitivi?
"Lo siamo già, e poi dipende anche dagli avversari. Serve la rosa, non solo la squadra, per avere continuità e provare a vincere. Non è semplice muoversi se hai già tanti elementi in quel ruolo".