Bellucci: "Nel 2006 sono stato vicinissimo alla Roma"

03.09.2010 16:26 di  Alessandro Carducci   vedi letture
Fonte: Figli della Lupa - Radio Power Station
Bellucci: "Nel 2006 sono stato vicinissimo alla Roma"
Vocegiallorossa.it
© foto di Filippo Gabutti

 

Nel corso della trasmissione “Figli della Lupa” in onda su Radio Power Station dalle 12 alle 14 è intervenuto Claudio Bellucci, ex calciatore di Sampdoria, Bologna e Napoli.
Queste le sue dichiarazioni:

Claudio, dopo tanti anni da calciatore professionista per te questo è stato il primo da spettatore. Ci sono squadre che sono venute a bussare alla tua porta?
“Ho qualche richiesta, stiamo valutando ma visto che sono svincolato posso fare le cose con calma. Visto che ho tre figli devo ragionare anche con loro sul mio futuro”
Che impressione ti ha fatto la prima giornata di campionato?
“All’inizio sembrava che il Milan fosse la solita delusione mentre la Juventus sarebbe dovuta essere la regina del campionato. Così non è stato e devo dire che vedendo il Milan mi sono davvero divertito. In più con l’acquisto di Ibrahimovic e Robinho sarà una compagine da seguire attentamente. Ho visto l’Inter e francamente mi sarei aspettato qualcosina in più”.
Si può paragonare questo Milan al Real Madrid dei Galcticos?
“Si può paragonare ma dovrà essere bravo Allegri a gestire il gruppo. Sono tutti giocatori di qualità ed il mister dovrà dimostrare di essere un grande gestore”
Claudio tu sei nato a Roma, ma non hai mai giocato con le squadre romane. Una volta se stato vicino alla Roma, è tutto vero?
“Era vero. Ho sfiorato la Roma per poco e poi saltò tutto e allora scelsi la Sampdoria. Per me è stato un ritorno nella seconda casa, nonostante sia della Roma. I blucerchiati mi hanno dato la possibilità di giocare nel grande calcio”.
Era il 2006 – 07, come mai saltò quella trattativa con la Roma?
“Saltò per un insieme di fattori che non mi permisero di sbarcare nella Capitale”
In quale categoria giocherai nei prossimi mesi?
“Ho avuto offerte sia in serie A che in serie B. Però mi prendo il mio tempo e valuterò con calma le cose da fare. Non ho fretta e dovrò ponderare bene questa decisione, per non ripetere l’errore di Livorno”