TRIGORIA - Garcia: "L'Inter? Siamo pronti a tutto. Dzeko? Arriverà il suo momento quando sarà al 100%"

31.10.2015 10:10 di Danilo Magnani   vedi letture
TRIGORIA - Garcia: "L'Inter? Siamo pronti a tutto. Dzeko? Arriverà il suo momento quando sarà al 100%"
© foto di Alessandro Carducci

Ecco le parole di Rudi Garcia, allenatore della Roma, nella consueta conferenza stampa alla vigilia del match contro l'Inter.

Quali sono le condizioni di De Rossi?
"Daniele sta meglio, migliora ogni giorno. Abbiamo l'allenamento di questo pomeriggio per valutare".

Di nuovo miglior attacco contro la miglior difesa, rispetto a Firenze cosa cambia?
"Somiglia un po' alla vigilia contro la Fiorentina, per noi non cambia il nostro atteggiamento che è quello di giocare sempre per vincere. Sarà una partita esaltante e ci alleniamo ogni giorno per giocare partite del genere".

Mancini?
"E' un grande allenatore, ha anche vinto in Inghilterra. Inter favorita per lo scudetto? Non sono bravo in questo gioco, vedremo alla fine della stagione".

Maicon?
"È migliorato tanto, è un grande campione e lo ha dimostrato contro l'Udinese, non è un problema per lui giocare dopo tre giorni. Sappiamo che lui ci può dare una grande mano, mi è piaciuto il suo lavoro difensivo. Un Maicon così è un plus per la nostra squadra".

Inter avvantaggiata ad aver giocato prima?
"Può sembrare, ma loro hanno giocato in 10 gran parte della gara, noi abbiamo fatto due gol presto contro l'Udinese e abbiamo potuto gestire".

L'Inter ha differenza reti +3 la Roma +13 ma ci sono solo 2 punti di differenza.
"I numeri dicono che loro sono ben organizzati e prendono pochi gol perché hanno delle qualità sul piano fisico e basta un gol per trasformarlo in 3 punti".

In Francia c'è una rivalità simile a Roma-Milano?
"No, in Francia è differente, Parigi è la Capitale e per fare una scorciatoia sono tutti contro Parigi, a volte in modo carino, altre volte con più rivalità. Noi ci occupiamo solo di calcio e vogliamo portare in alto non solo il colore della Roma, ma di Roma perché sappiamo tutti qual è il prestigio di questa città".

L'Inter più pericolosa del Napoli per il titolo?
"Non lo so, sono due buone squadre, non dimentichiamo la Juventus. Non è che il campionato si sia ridotto a Napoli e Inter. Ci sono più squadre in alto che rendono il campionato più attraente".

Ha pensato a un piano per mandare in rete Dzeko? Gyomber al posto di Castan?
"Norbert si merita di giocare in questa squadra. La cosa è andata così perché alla vigilia della partita si è fermato Castan e non era il caso di farlo entrare. Sul 3-0 lo avrei rischiato per niente. Su Edin, mi piace ciò che ha detto perché dimostra con le parole ciò che fa in campo, essere molto utile alla squadra. Arriverà il suo momento quando sarà al 100% sul piano fisico. In avanti abbiamo tante soluzioni come quelle di portare i cross in area per lui. Gervinho può fare degli assist, Salah dev'essere in grado o di segnare o di far segnare Edin".

La Roma ha il terzo attacco in Europa. 
"Non lo so, ovviamente c'è sempre una storia di equilibrio. Fare i gol è molto importante, ma a volte non prendere gol è una cosa molto utile. Non so se vinca la migliore difesa piuttosto che il miglior attacco, mi piace che nel Paese in cui c'è sempre stata la cultura della tattica e della difesa si segni molto".

Che Inter si aspetta?
"Non lo so, hanno usato differenti moduli di gioco. Non c'è Melo, ma hanno soluzioni diverse a centrocampo. Hanno singoli di alto livello. Sappiamo cosa possono fare, possono aspettare o fare un pressing alto. Dobbiamo essere pronti a tutto e in grado di fare la nostra partita. Sul piano psicologico questa striscia di vittoria ci mette in una buona condizione. Dobbiamo pensare solo a questa gara, se finiremo stanchissimi va bene lo stesso. Poi penseremo alla Champions".

Si è reso conto che il turnover va gestito in altra maniera?
"Penso che la partita di Maicon contro l'Udinese sia stata possibile perché ha giocato contro il Sassuolo e contro il Carpi. I non titolari di oggi possono diventare i titolari di domani. Parlo molto con loro. Chi gioca ha bisogno di meno attenzioni e questo lo faccio sempre perché tutti i miei giocatori sono importanti. Per essere pronti poi devono allenarsi bene e poi devono giocare un po', per questo motivo poi sono pronti come Maicon ha dimostrato".