Siviglia-Roma 2-0 - Top & Flop. VIDEO!
TOP
FERIE-DKIN D'AGOSTO - Con la sconfitta contro il Siviglia termina una stagione particolare per tutto il calcio, ma in particolare per la Roma. Quello che doveva essere "L'anno 0" si trasforma nell'ultimo anno di un'era giallorossa. Una stagione lunga, terminata il 6 agosto causa COVID-19. Il comunicato con oggetto l'accordo preliminare di cessione del club a Friedkin è l'unica notizia lieta, una speranza, nella giornata romanista, visto e soprattutto quanto fatto vedere a Duisburg.
FLOP
LA VERITÀ È CHE NON SEI FORTE ABBASTANZA - Reguilon in un'intervista prima del match aveva parlato dello stato di forma della Roma in Serie A, avvisando: "Ma non hanno incontrato una squadra come la nostra". Come dare torto a colui che ha sbloccato il match. Pau Lopez; Peres, Mancini, Ibanez, Spinazzola; Diawara, Cristante. 7/11 della rosa si sono dimostrati inadatti ad alti livelli europei. Valutazioni da fare per il prossimo calciomercato, se si vuole alzare l'asticella tecnica della rosa.
MONCHI... DALL'INIZIO - Da leggere all'italiana, non alla spagnola. Già perché Fonseca manda in campo la squadra che tanto ha fatto bene in questo post-Covid in Serie A con ma grande quanto una casa: ma senza Smalling e Veretout come sarà? Non solo la mancanza dell'unico centrocampista che dà ritmo e dinamismo a squadra e centrocampo, ma anche del tuo miglior difensore, e con tutto il rispetto per Ibanez, un conto è lui, un altro è Smalling. Roma monca e remissiva al Siviglia, tanto che nei primi 20' di gioco la squadra di Monchi ha tenuto il possesso palla oltre il 70%.
PAULO VS PAOLO - Paulo Fonseca e il suo calcio all'europa vs Paolo Fonseca e il suo adattamento al calcio italiano. Un cruccio, un pensiero, un campanello d'allarme di cui avevamo scritto nel post Juve-Roma. I giallorossi sarebbero andati avanti col 3-4-2-1, un modulo perfetto per la Serie A, atipico in campo europeo. Lo stesso Fonseca aveva parlato di preferire l'utilità al proprio credo calcistico (il 4-2-3-1). C'erano gli ingredienti per riproporre un modo di giocare più adatto alla competizione. È prevalsa la voglia di andare sul sicuro...
LA SOCIETÀ DEI MAGNACCIONI - "Ci hanno mangiato". Così capitan Dzeko si è sfogato a fine partita, raccontando di un Siviglia superiore in tutto e per tutto. "Dobbiamo farci qualche domanda". Eppure, nonostante tutto, la Roma ha creato un paio di occasioni potenziali sbagliate nel momento decisivo dallo stesso Dzeko (passaggio a inizio partita per Zaniolo e per Mkhitaryan a inizio secondo tempo) e il gol che chiude il match arriva da una sua palla persa quando la squadra chiede il suo appoggio per alzare il proprio baricentro. "Noi volevamo sempre giocare ma non è mai stato possibile. Loro due passaggi, palla lunga ed erano sempre pericolosi. Noi forse non abbiamo visto che era difficile giocare da dietro e magari mettere palla su di me". Ma che ce frega, ma che ce importa se l'oste all'acqua c'ha messo er vino...
LA PANZATA - Il tiro di Reguilon era tutto fuorché irresistibile. Uno di quei tiri che (magari stiamo semplificando troppo) a calcetto con gli amici si para col piede stando in piedi. Pau Lopez riesce a dare la così detta panzata, facendosi passare il pallone sotto il fianco. Nel secondo tempo serve direttamente, col sinistro, l'attaccante del Siviglia in area di rigore. Avere un portiere non è solo un Mirante, ma una sorta di miraggio.
LA ROSICATA - L'espulsione oltre i 7 minuti di recupero concessi da Kuipers. La gomitata c'è stata, in Europa non la perdonano, specie nell'era VAR. Poco prima una manata a mo' di graffio durante un contrasto. Prima ancora le proteste per un eventuale fallo da rigore che hanno portato a un giallo e un altro rischio rosso per aver allontanato il pallone. Oltre la partita, alcuni hanno perso anche il controllo nervoso.