Sampdoria-Roma - TOP & FLOP
TOP
MIHAJLOVIC – Se la Sampdoria ancora non è stata mai sconfitta in campionato ed è riuscita a fermare la Roma sia per quanto riguarda il risultato, sia per il gioco il merito è tutto suo. Grazie ai suoi continui richiami e accorgimenti fa attuare alla sua squadra un pressing asfissiante per l’intero arco della partita.
YANGA-MBIWA – L’unico punto di riferimento dei blucerchiati è Stefano Okaka, giocatore che fa del fisico il suo punto di forza. Riesce a contenerlo bene costringendolo dopo poco a fargli arretrare la sua posizione e limitarlo al pressing su De Rossi.
CHOLEVAS – Non ha Robben da affrontare e fare un paragone tra lui e Cole solo per questa gara è irrispettoso per l’inglese. C’è da dire però che Cholevas dà l’impressione di essere il terzino sinistro più pronto della Roma. Si propone costantemente sull’out sinistro e non ha timore a provare la conclusione dalla distanza.
FLOP
IL TERRENO DEL FERRARIS – Il campo dopo pochi minuti era già divelto con zolle di prato ovunque col risultato che i passaggi rasoterra erano difficili da completare e più volte i giocatori hanno rischiato distorsioni alle caviglie.
IMPOSTAZIONE DI GIOCO – La Roma di Garcia non ci ha abituati a prevedere il lancio lungo come soluzione primaria della partita. Se ne è lamentato di questo il mister in più occasioni, ma la mancanza di ritmo dovuto alle tante partite, con pochi uomini a disposizione, ha fatto sì che la squadra abbia snaturato il suo stile di gioco solito.
DISTANZA TRA I REPARTI – Soprattutto in attacco la Roma è mancata di compattezza. Troppo lontani i due esterni offensivi Ljajic e Gervinho con Totti costretto, in assenza di Pjanic, a indietreggiare per iniziare l’azione, provocando così un enorme vuoto a centro area.
SOSTITUZIONI TARDIVE – Le condizioni dei giocatori sicuramente Garcia le conosce meglio di tutti, ma gli ingressi di Pjanic e Destro sono apparsi un po’ troppo posticipati rispetto a una gara che faticava a sbloccarsi.